Cassibile, Viaggio Quaresimale

Chiesa San Giuseppe “mette in cantiere” un sogno, al via i lavori
Chiesa San Giuseppe “mette in cantiere” un sogno, al via i lavori

I cristiani uccisi in Libia dall’Isis sono morti invocando il nome di Gesù, così come ci testimonia l’Agenzia Fides Anba Aziz Mina, Vescovo copto cattolico di Giudez. Nel loro grido di morte dunque, hanno affidato a tutti noi un messaggio di vita. Molti sostengono che i jihadisti siano chiamati alle armi dal dio petrolio … altri parlano di vuoto mortale: vuoto di dialogo, vuoto di impegno all’incontro con l’altro, vuoto che da vita agli interessi e da invece morte ai valori e all’uomo.

La comunità internazionale dovrebbe tentare  di ramificare i segni del dialogo con l’Islam che è fortemente diviso consegnandogli quel ramoscello di ulivo quale segnalatore di una strada verso  l’unità. La Libia non è cosi lontana da noi, siamo legati ad essa da un filo di paura che oggi nutre preghiere e suppliche in ogni comunità cristiana e non solo. Ecco perché, mentre le ceneri sacre depositano sul capo di noi credenti il segreto del pentimento quaresimale, i nuovi martiri in Cristo della vicina Libia devono evocare in noi i gesti della pace.”Testa, Bocca, Cuore, Mani e Piedi”, questo deve essere il nostro viaggio di Quaresima ci insegna padre Salvatore Arnone. 

In modo instancabile egli continua ad esortare che “se io amo cammino verso l’altro, se io amo … se io amo …”. Se noi amiamo fratelli cari, non mortificheremo attraverso la nostra bocca l’altro con giudizi e pregiudizi, se noi amiamo apriremo il  cuore ai gesti della pace incontrando l’altro a metà strada, colmando i vuoti e la lontananza con chi ci è nemico, praticando il perdono e i gesti del perdono, se noi amiamo praticheremo il conforto con le nostre mani offrendo servizio e sostegno concreto a chi non ha più un lavoro, a chi è sfiancato dai dolori martoriali delle malattie, se noi amiamo diventeremo Quaresima …”tempo di riunificazione di cuore e membra” come annuncia padre Salvo.

Sotto la sua guida la comunità parrocchiale di Cassibile sta affrontando questo viaggio quaresimale in modo concreto invitando i cassibilesi a visualizzare i gesti della conversione realizzando:  una mostra – creazioni quaresimali, incontri di formazione tra genitori e figli che mirano ad esternare, capire e poi affrontare le paure e le speranze, raccolta alimenti per coloro che si trovano in difficoltà, soprattutto i bambini che pensano ad altri bambini magari meno fortunati donando loro latte e biscotti, una via crucis settimanale alla quale molte famiglie si sono impegnate a partecipare e una via crucis che nel mese di marzo verrà realizzata dai bambini con l’aiuto dei catechisti.

Nello stesso tempo entusiasma la preparazione della rappresentazione di  alcune delle stazioni  della via crucis da parte di un gruppo di adulti che  coinvolgerà le strade di Cassibile, senza dimenticare la mostra e i festeggiamenti che sono in corso di allestimento in occasione dell’8 marzo festa della donna, dove il male verrà reso visibile e istruttorio sui tanti volti di donne abusate e calpestate. Questo il programma che pullula nella parrocchia della piccola chiesa di San Giuseppe a Cassibile.

Perché la Quaresima è un tempo di cammino, di un viaggio attraverso il deserto delle nostre solitudini, attraverso i nostri dolori apparentemente insolubili, attraverso le lacrime che asciughiamo dietro molti dei nostri giorni. La pace non deve essere un’ idea, un gesto che lasciamo fare ad altri, ma deve partire da noi , dal nostro piccolo e deve diventare conquista sempre più ampia. Un augurio a tutti voi. Annalisa Amico

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Giornalista pubblicista