Refezione scolastica, dentro le scuole solo cibi autorizzati

Refezione scolastica: le famiglie avrebbero trovato una soluzione per la mensa dei loro figli. Più che una soluzione sembrerebbe una costrizione. I bambini delle cinque classi del corso A della scuola primaria di Cassibile vanno a scuola per l’intera giornata, dalle 8 alle 16, dal lunedì al venerdì. La mensa scolastica per loro è alquanto necessaria.

“Rispetto agli altri anni – ha spiegato una mamma – eravamo noi genitori a scegliere, con gli enti locali di Cassibile, cosa far mangiare ai nostri figli. Da quest’anno, purtroppo le cose sono cambiate. La scuola ha comunicato con circolare alle famiglie che esiste una ditta incaricata dal comune, che si occupa di questo servizio con dei determinati costi”.

“Un menu completo di tutto anche di acqua costerebbe 3 euro al giorno, una spesa enorme per quelle famiglie che hanno più di un figlio. Pertanto – continua la mamma – d’accordo con il Dirigente scolastico, Giovanni Incatasciato, e con il tariffario della stessa ditta che svolge il servizio, abbiamo trovato una soluzione,  quella di aderire a un menu, sempre completo ma escluso di acqua al costo di 2,50 euro, anziché di 3 euro e la bevanda la portiamo da casa”.

“Molto probabilmente tutte le famiglie aderiranno a quest’ultimo, non ci sono alternative, se non accettare – ha spiegato la signora – poiché da quest’anno è vietato portare a scuola cibi che non siano della ditta incaricata, questo per determinate responsabilità da parte della scuola. Le famiglie – ha concluso la mamma – dunque devono scegliere il menù imposto e molto probabilmente aderiranno a quello meno costoso”.

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N.B.: l’articolo si riferisce alla sola refezione scolastica delle cinque classi del corso A della scuola primaria di Cassibile e non materna. Qui la refezione scolastica è un discorso a parte che sarà attivo a breve e in base al reddito familiare.

 

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