Scuola in via dei Gigli, Consiglieri di Quartiere: “Noi siamo pronti e voi?”

“Non ho parole per definire questa amministrazione che io come tanti di Cassibile ha votato e ha fatto sì che venisse eletto questo Sindaco. Posso capire le divergenze politiche, ma quando si tratta di problematiche così importanti come quello delle scuole non c’è giustificazione”. Sono le parole amare della vicepresidente del quartiere di Cassibile, Patrizia Casella, in merito alla vicenda delle scuole di Cassibile, in particolar modo quella di Carlo Alberto Dalla Chiesa, in via dei Gigli.

Ricordiamo che questa scuola si allaga tutte le volte che piove forse a causa di una cattiva coibentazione. Se il maltempo ci accompagna nel fine settimana, il lunedì mattina il corridoio che dà accesso alle aule si trasforma in un fiume d’acqua provocando seri inconvenienti, anche per lo svolgimento delle normali attività didattiche.

Il Consiglio di Circoscrizione di Cassibile era stato convocato in seduta straordinaria e urgente il 3 marzo 2015. L’ordine del giorno era “Ripristino condizioni di sicurezza plesso scuola materna Via dei Gigli Cassibile”. Erano stati convocati il Sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo, gli Assessori ai Lavori pubblici Gianluca Rossitto e pubblica istruzione Valeria Troia, l’Ingegnere Capo Natale Borgione; il dirigente del II Istituto Comprensivo Professore, Giovanni Incatasciato; il Presidente del consiglio di Istituto di Cassibile Paolo Smriglio; i Consiglieri comunali Tonino Trimarchi e Giuseppe Casella.

“Ieri in consiglio non era presente né Sindaco, né l’assessore al ramo, nessun dirigente – ha spiegato Patrizia Casella. E’ stato mandato a rappresentare quest’ultimo un geometra, che ha detto le stesse cose che si ripetono da sempre”.

Il geometra avrebbe riferito in consiglio che per la ristrutturazione dei plessi scolastici di tutta Siracusa, e non solo Cassibile, sono stati stanziati 72 mila euro circa. Si dovrà fare una gara d’appalto, stabilire quale ditta dovrà aggiudicarsi i lavori. Per tutto questo potrebbero passare mesi, forse 4, e con questo siamo già in estate alla fine dell’anno scolastico.

“Nessun edificio scolastico a dire del geometra, ed è stato messo in verbale – ha aggiunto Casella – è munito di certificato di agibilità, che racchiude tutte quelle norme che riguardano antincendio, l’impianto elettrico, il collaudo e varie autorizzazioni”.

Tutti i consiglieri di quartiere, presidente compreso, sono furiosi, non tollerano questo comportamento “leggero” da parte dell’amministrazione. Si è parlato di protesta e molto probabilmente questa si farà.

“Nel mio precedente articolo – aggiunge Casella – ho concluso che avremmo fatto delle forme di protesta se non avessero presentato quanto da noi richiesto, ma cosa devono mandare se non esiste niente, quindi io come qualche altro consigliere siamo pronti a protestare per le nostre scuole, in nostri bambini, insegnanti e personale scolastico”.

Il consigliere Giuseppe Zingales ha detto: “Se entro la prossima settimana non ci danno delle risposte concrete io farò una denuncia ai Carabinieri, siamo stanchi di essere presi in giro”.

Il consigliere Giuseppe Galati ha parlato di fare “una forma di protesta che prevede la chiusura del plesso se non si trova una soluzione immediata, non si può aspettare una gara d’appalto, ci vuole troppo tempo”.

Dello stesso parere è anche il consigliere Giuseppe Aliano, lui ha anche sottolineato “la gravità del fatto che a un consiglio straordinario i diretti convocati non si siano presentati. Una soluzione subito, una presa di posizione collettiva – ha detto – basta poco per riparare il danno, non serve una gara d’appalto, non ci possiamo permettere di aspettare tutto questo tempo, siamo a marzo e a giugno la scuola chiude per le vacanze estive”.

Parole anche per i genitori. Patrizia Casella è amareggiata per questo, infatti ha detto: “ma dei genitori ieri sera al consiglio chi c’era? Nessuno, solamente un rappresentante dei genitori del consiglio d’istituto e due insegnanti. Posso essere impopolare, ma non giustifico quei genitori che parlano e poi non agiscono. Traete da questo articolo le conclusioni – ha terminato Casella – vogliamo aspettare accettando i tempi ma anche le eventuali conseguenze di ciò che potrebbe succedere o…….noi siamo pronti e voi?”

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Giornalista pubblicista