Siracusa, protesta Forconi, il Prefetto ed il Questore negano l’autorizzazione dei presidi

SIRACUSA – Pubblichiamo quanto ricevuto dalla Questura di Siracusa, in merito al blocco indetto dal Movimento dei Forconi.

La nota integrale della comunicazione: “Per la massima diffusione a tutta la cittadinanza della Provincia, si informa che in data 6 dicembre il Prefetto, Dr. Armando Gradone, sulla scorta di quanto deliberato in sede di conferenza interprovinciale delle Autorità di P.S. su espresse indicazioni fornite dal Ministero dell’Interno, ha emesso un’ordinanza di diniego di assembramento di persone e/o mezzi nei punti nevralgici della rete stradale urbana ed extraurbana e nei siti industriali della provincia di Siracusa ritenuti di particolare valenza ambientale.

Pertanto il Questore, Dr. Mario Caggegi, riscontrando che i presidi chiesti dal movimento dei Forconi rientravano tra quelli vietati, ha notificato ai rappresentanti del suddetto movimento il divieto assoluto di tenere qualsiasi forma di protesta nelle suddette zone in tutto il periodo intercorrente dalle ore 22 del giorno 8 dicembre alle ore 24 del 13 dicembre p.v..

A tal proposito, si rimarca come il solo preannuncio di siffatta iniziativa di protesta già ha suscitato in larga parte della popolazione e delle categorie produttive della provincia una generalizzata preoccupazione, testimoniata da numerose istanze qui formalmente prodotte da enti ed associazioni pubbliche e private, che, pur condividendo il disagio economico espresso nelle motivazioni del preavviso, hanno ribadito la necessità che la manifestazione in parola non incida negativamente nel libero esercizio dell’attività economica e nella sicurezza degli impianti.

Pertanto, chiunque contravverrà al divieto di cui sopra, creando disagi ed intralci nelle località scelte per la richiamata manifestazione di protesta o negli altri siti vietati dal Prefetto, ostruendo in qualunque modo l’accesso ai caselli autostradali e in qualunque altro luogo di libero transito, sarà ritenuto penalmente e civilmente responsabile anche dei danni arrecati. Verranno quindi istituiti specifici servizi di osservazione e vigilanza finalizzati al rispetto delle prescrizioni impartite. Si confida, infine, che tutta la cittadinanza orienti il proprio comportamento al senso civico di responsabilità, evitando al contempo inutili allarmismi, ricordando che il diritto costituzionale di manifestare liberamente il proprio pensiero non può in alcun modo comprimere o limitare la libertà di movimento e di circolazione dei cittadini”.