CONCLAVE: BERGOGLIO SFIORO’ L’ELEZIONE ALLA QUARTA VOTAZIONE

l43-papa-messa-vaticano-130319121108_medium(CSB.com3.0) CdV – “Settantasei. Bergoglio settantasei”. Siamo alla quarta votazione del Conclave del 2013. “L”habemus Papam’ per il cardinale di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, sfuma per un solo voto. La fatidica soglia dei due terzi dei porporati elettori, necessaria e sufficiente per la fumata bianca, non e’ stata ancora raggiunta. Si rivota subito e Bergoglio dilaga”. Racconta cosi’ l’elezione di Papa Francesco un anonimo cardinale nel libro “Fratellie sorelle buonasera”, firmato dal vaticanista Francesco Antonio Grana per l’editrioce L’Orientale. “Mi sono detto una marea di rosari durante le votazioni del conclave”, confessa il cardinale elettore. “Tra uno scrutino e l’altro trascorreva davvero troppo tempo. Bisognava attendere che tutti i porporati recitassero la formula di giuramento e deponessero la scheda nell’urna. Tra di noi non parlavamo mai nella Cappella Sistina, ma lo facevamo a Santa Marta durante le pause tra una sessione di votazioni e l’altra”. Secondo le indiscrezioni raccolte nel libro, sarebbe stato il cardinale Angelo Comastri, la sera del primo giorno del conclave, a incontrarsi con l’arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, per convincerlo ad accettare l’elezione.

“Molti porporati elettori – spiega Grana – pur stimando il cardinale argentino, nei primissimi scrutini non votarono per lui temendo che, qualora fosse stato eletto, avrebbe rifiutato, memori anche di quando, otto anni prima, aveva invitato i suoi elettori a convergere su Ratzinger”. Il libro racconta anche il primo “faccia a faccia” tra i due “sfidanti” del Conclave: “da un lato l’arcivescovo di Milano, dall’altro Jorge Mario Bergoglio divenuto il primo Pontefice latino americano della storia della Chiesa”. “Il pellegrinaggio a Roma di diecimila fedeli dell’arcidiocesi ambrosiana e’ stato l’occasione dell’incontro”, dopo il quale il cardinale Scola ha sottolineato la gioia di “potere essere tra i primi a incontrare di persona, essere vicini, pieni di affetto al nuovo Papa Francesco, che tanta eco di stupore sta suscitando in tutto il mondo e anche in noi, evidentemente, perche’ – ha aggiunto il porporato – aiuta soprattutto noi abitanti dell’Europa un po’ stanca a rialzare un pochino la testa dal nostro ombelico e a camminare insieme a Gesu’”.

Francesco Antonio Grana parla anche dei primi viaggi che fara’ Papa Bergoglio. “Il primo appuntamento – scrive – e’ in Brasile, a Rio de Jainero, a fine luglio, per la Giornata Mondiale della Gioventu’. Poi sicuramente ci sara’ un ritorno nella sua Argentina. E poi nel 2014 si ipotizza un pellegrinaggio in Terra Santa insieme con il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, presente eccezionalmente all’inizio del pontificato di Francesco. Un viaggio dal sapore ecumenico nel ricordo dello storico abbraccio, cinquant’anni fa, tra i loro predecessori Paolo VI e Atenagora. E poi in Europa. Molto probabilmente ci sara’ la visita del Papa al Parlamento europeo”. Possibili pellegrinaggi “anche a Lourdes, per rimanere nel vecchio continente, e a Fatima”. “E a Medjugorje? Sulla sua scrivania – conclude Grana – c’e’ il rapporto conclusivo redatto dalla commissione internazionale, voluta da Ratzinger e presieduta dal cardinale Ruini, che ha approfondito accuratamente il fenomeno che, dal 1981, si verificherebbe nella Bosnia Erzegovina”.

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