Colpi di pistola contro casa di pentito a Siracusa, due arresti

Due giovani fermati per minaccia e porto di armi clandestine

Colpi di pistola contro casa di pentito a Siracusa, due arresti

Colpi di pistola – Due ventenni sono stati arrestati dalla polizia e dai carabinieri a Siracusa, accusati di aver sparato cinque colpi di pistola contro l’abitazione di un “pentito” di mafia la sera del 26 settembre 2024. L’attacco è avvenuto proprio nel giorno in cui i media avevano riportato la notizia della sua collaborazione con le forze dell’ordine. I due giovani sono stati fermati per il reato di porto di armi clandestine e danneggiamento, aggravato dall’uso del metodo mafioso, collegato specificamente al clan Bottaro-Attanasio. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari di Siracusa, Francesco Alligo, e successivamente convalidata, ma gli atti sono stati trasferiti alla DDA di Catania per incompetenza territoriale.

L’attività investigativa, condotta dalla squadra mobile della Questura di Siracusa e dai carabinieri del comando provinciale, è scaturita dai colpi d’arma da fuoco esplosi contro la porta d’ingresso dell’abitazione del collaboratore di giustizia. Intorno alle 23:30 del 26 settembre, due individui, a volto scoperto e in sella a uno scooter, hanno sparato contro la facciata della casa, creando un’atmosfera di terrore in una comunità già segnata dalla presenza della criminalità organizzata.

Poche ore dopo l’incidente, durante un controllo, un poliziotto fuori servizio ha rinvenuto due pistole compatibili con quelle utilizzate nell’agguato. Le indagini hanno poi visto un importante sviluppo grazie all’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza, che hanno rivelato che uno dei due autori indossava una tuta del Napoli, la stessa vista in video pubblicati sui social network da uno degli arrestati.

Le perquisizioni domiciliari hanno portato a ulteriori prove che confermerebbero le ipotesi investigative. I due giovani fermati, identificati come A.L., di 21 anni, e M. S. C., di 25 anni, sono ora detenuti presso il carcere di Cavadonna. Lombardo, nonostante la giovane età, è indicato come un elemento chiave nel gruppo criminale operante in via Italia a Siracusa, noto per attività di estorsione e spaccio di droga per conto del clan Bottaro-Attanasio.

Curt, ritenuto uno dei due responsabili dell’intimidazione, è stato visto indossare la maglietta del Napoli durante il colpo, indumento di cui si sarebbe successivamente liberato. Le indagini, coordinate dalla DDA di Catania, hanno fatto uso anche di intercettazioni telefoniche, evidenziando ulteriori collegamenti con attività illecite nel territorio.

Questo episodio evidenzia il clima di intimidazione e violenza che caratterizza la lotta contro la mafia in Sicilia, nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine e della magistratura. La presenza di pentiti rappresenta un elemento cruciale nella lotta alla criminalità organizzata, ma al contempo espone questi individui a ritorsioni violente da parte dei clan. La DDA di Catania continua a monitorare la situazione, mantenendo alta l’attenzione su eventuali sviluppi futuri e sull’operato delle organizzazioni mafiose nella regione.

By Marcello Migliosi

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