Lavoro di squadra lavoro di cuore

Lavoro di squadra lavoro di cuore
Foto di Giuseppe Motta

da Annalisa Amico
Lavoro di squadra lavoro di cuore. Al  Sud si muore di più. È un dato di fatto, statistico. Secondo l’Osservatorio nazionale sulla salute, la Sicilia si trova al secondo posto come grado di mortalità. E parliamo di tumori. Non dobbiamo avere paura di discuterne in modo così aperto, anche perché una mancanza di cultura al problema in termini per esempio di prevenzione, è uno dei  motivi che “scavano” maggiormente il divario tra Nord e Sud; si parla di più del 10% di mortalità nella nostra Isola. Il cancro è una realtà conclamata anche a Cassibile, questa nostra cittadina alla periferia di Siracusa che si dibatte tra assenteismo amministrativo e voglia di autogestione e che nonostante le problematiche legate a “mancanze” di vario genere, è capace di atti solidali e determinanti.

Risale a pochi giorni fa infatti l’iniziativa intrapresa da una piccola squadra di volontarie a favore di una raccolta fondi per finanziare la prevenzione contro i tumori. Sostenuti dai favori di una delle compagnie teatrali del luogo, “Liolà”, che attraverso una delle sue rappresentazioni in vernacolo, ha contribuito alla devoluzione di ben 2.056,50 euro verso l’associazione Andos (una tenace realtà culturale che si occupa di sostenere le donne che rimangono vittima del cancro al seno), è stato raggiunto un obiettivo sostenibile fondamentale: fare prevenzione.

La serata si è arricchita di interventi fedeli e ostinatamente devoti alla causa, come quello di Selenia Saragozza, promotrice di questa progettualità preventiva sul nostro territorio insieme a Maria Damanti, molti i preziosi contributi come quello di Stefania Calanni, Don Salvatore Arnone, Amico Annalisa, Agata Nicotra, Giusy Tricarichi, Liolà compagnia teatrale, Corrado Bell’Arte Claudia Drago, Salvuccio Lorefice, Dina Miceli, Biagio Saitta, Paolo Frasca, Lucia Montagno Bozzone, Rita Aglieco, Rosario Miceli, Pippo Scollo, Giannino Giurdanella, Giusy Tamburlano, Tonino Magliocco, Giorgia Cappello e tutta la comunità cassibilese contribuente. A seguito di questa iniziativa i medici dell’Andos hanno deciso di mettere a disposizione il proprio tempo e i macchinari per portare difesa e salvaguardia contro questo feroce nemico proprio nella nostra periferica cittadina.

Siamo un paese di grandi slanci in realtà, nonostante i nostri “assoli” che combattono spesso differenze, invidie, diffidenze, siamo capaci, dinanzi alle grandi emergenze, di fare squadra, di fare un gran “lavoro di squadra e di cuore” come in questo caso. Quello che quella sera ci ha unito è un sentimento chiamato speranza.

In un mondo di contingenze e di noi sottoposti a poteri decisionali altrui, dobbiamo rimanere più fedeli al nostro sentire e ci dobbiamo ricordare che siamo ancora liberi di fare del bene.

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