Pedopornografia online, scoperto un archivio su Signal
Un’importante scoperta è stata effettuata dall’associazione Meter, che si occupa di combattere la pedopornografia online. Si tratta di un vasto archivio contenente 1,49 terabyte di materiale pedopornografico, composto da 148.720 video e foto, rinvenuto su un unico link della piattaforma Signal. La rivelazione è stata comunicata oggi, 24 ottobre, da don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione, che ha descritto il ritrovamento come uno dei più significativi nella lunga battaglia contro questo fenomeno.
“Abbiamo segnalato alla polizia postale, sia italiana che internazionale, ben 46 link provenienti da Signal, uno dei quali ci ha sorpresi enormemente”, ha dichiarato don Di Noto. “Questo archivio rappresenta la più grande quantità di materiale pedopornografico mai rinvenuta su mega.nz durante la nostra lotta. Il contenuto è inquietante: foto e video che mostrano orrori inimmaginabili, che avrebbero potuto continuare a circolare nell’ombra senza il nostro intervento tempestivo.”
L’associazione Meter sottolinea l’urgenza di stabilire un accordo tra Signal e le forze dell’ordine per affrontare in modo efficace questo fenomeno abominevole. Don Di Noto ha messo in evidenza la difficoltà di operare a causa della politica di privacy rigorosa di Signal, che, sebbene protegga gli utenti, non fornisce strumenti adeguati per combattere gli abusi. “Questa situazione crea un ambiente favorevole per le reti criminali, che possono prosperare nell’assenza di controlli. Abbiamo monitorato 55 gruppi pedopornografici attivi su Signal, e ogni foto o video che abbiamo esaminato ritrae bambini già abusati”, ha continuato il fondatore di Meter.
Il monitoraggio dell’associazione ha portato a un impressionante risultato: in soli tre mesi, sono stati catalogati oltre 500.000 file con milioni di minori coinvolti. “Le azioni sono più che mai necessarie. È imprescindibile che le piattaforme come Signal adottino misure più rigorose per prevenire la proliferazione di contenuti illeciti in nome della libertà digitale”, ha concluso don Di Noto.
La situazione è critica e richiede interventi rapidi e decisi. La crescita esponenziale di contenuti pedopornografici su piattaforme di messaggistica come Signal mette in luce la fragilità delle misure di protezione attualmente in atto. È evidente che la lotta contro la pedofilia deve essere sostenuta da una collaborazione attiva tra le piattaforme digitali e le autorità competenti.
Meter, con il suo impegno costante, rappresenta una linea di difesa cruciale nella salvaguardia dei minori. La scoperta dell’archivio su Signal evidenzia non solo l’importanza del monitoraggio, ma anche la necessità di un’azione legislativa che possa tutelare i bambini e garantire un ambiente digitale più sicuro. La comunità è chiamata a sostenere le iniziative per contrastare la diffusione di contenuti pedopornografici e proteggere i più vulnerabili.