NESSUNA FALSA PROMESSA, NESSUNA COMPRAVENDITA DI VOTI: SERVONO PERSONE ONESTE

Cassia(cassibile.com) SIRACUSA – Pubblichiamo una nota ricevuta dall’Avvocato Cassia – Pochi giorni al termine della campagna elettorale che potrebbe risollevare le sorti di Siracusa e l’avvocato Giuseppe Cassia, candidato nella lista Progetto Siracusa con Ezechia Paolo Reale sindaco, ci tiene a lanciare un messaggio agli elettori. <<Credo che mai come questa volta il siracusano sia arbitro del proprio destino – afferma Cassia – Il malessere, la precarietà economica, il disagio hanno raggiunto livelli mai visti. Ci si potrà interrogare se questo o quel candidato sia meglio o peggio ma la verità è che difficilmente i problemi potranno essere risolti da chi li ha generati. Se il siracusano, al di là delle lamentele e dei propositi, riuscirà a bocciare i politici già visti affidandosi ai nuovi potrà andare incontro a soddisfazione o a delusione, ma avrà, comunque, una possibilità>>. Nessuna falsa promessa, quindi, perché non è la politica che risolve i problemi (e l’ha dimostrato il disastro nonostante ministri, sottosegretari, deputati regionali con la più alta concentrazione siracusana mai raggiunta), ma i politici, le persone.
Queste elezioni amministrative sono una possibilità straordinaria, dato il momento storico, forse irripetibile, di scegliere le persone in virtù della loro capacità, onestà e, soprattutto, indipendenza. <<Non credo che ne avremo un’altra a breve – aggiunge l’avvocato Cassia -
Si può essere colti ma asserviti, onesti ma succubi, e un politico, un sindaco o un consigliere comunale, che riconosce superiori o referenti regionali o nazionali al di fuori dei propri elettori non può essere di alcuna utilità alla collettività, se non a quella ristretta cerchia di persone che in questi anni si è arricchita impoverendo e calpestando le speranze di riscatto dei siracusani.
Non c’è più spazio per ambizioni personali che non si esauriscono nel rendere un servizio agli altri>>. Ecco perché non votare apparati, vecchi carrozzoni politici e politicanti ma puntare su persone nuove, professionisti non della politica; non credere a false promesse, a quei posti di lavoro che non ci saranno mai, né cedere alla compravendita dei voti. <<per pacchi di pasta acquistati con soldi che, comunque, torneranno indietro e che saranno tolti a chi quei “doni” li riceve – conclude -
L’amministrazione comunale non può creare lavoro, ma può determinare le condizioni perché il circuito economico si rivitalizzi, eliminando i favori agli amici e restituendo competitività al mercato.
Prendiamo il coraggio a due mani, tappiamoci le orecchie davanti alle solite, monotone, sirene, e proviamo a cambiare attraverso queste elezioni che, oggi più che mai, possono avere le vesti di una liberazione>>.

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