(cassibile.com) Palermo, 10 Settembre 2013 – Con il provvedimento, varato dal Governo nazionale il 9 luglio 2013, è stato rideterminato tassativamente il contingente degli incarichi dirigenziali di livello non generale conferibili presso tutti gli uffici dell’Amministrazione centrale e periferica, riducendo il numero complessivo degli incarichi che possono essere conferiti e rendendolo conforme alla nuova dotazione organica derivante dal taglio apportato da ultimo con DPCM 22/1/2013. Con il D.M. del 7/6/2013 erano stati pubblicati i contingenti dei posti dirigenziali amministrativi da conferire ai sensi dei commi 5bis e 6 dell’art.19) del D.lgs. 165/01 distribuiti per uffici dell’A.C. e periferica secondo quanto previsto dalla tabella allegata al Decreto come segue:
N. 21 posti per incarichi dirigenziali ai sensi dell’art.19 comma 5bis del D.lgs 165/01;
N. 33 posti per incarichi dirigenziali non generali conferibili ai sensi dell’19 comma 6 del D.lgs. 165/01.
L’On. Vincenzo Vinciullo, Vicepresidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ dell’Ars, intervenendo su questa decisione governativa con un’interrogazione parlamentare indirizzata al Governo della Regione, ha denunciato che: “Dall’esame di detta tabella solo la Sicilia e l’Umbria non risultano assegnatarie di alcun posto dirigenziale da conferire ai sensi delle disposizioni sopra citate a fronte di una vacanza di organico pari a n.13 dirigenti su n.18 posti in organico a decorrere dal 1/1/2014.
Anche precedentemente la Sicilia è stata esclusa con Decreto del Ministro Gelmini del 3.11.2009 e, di conseguenza, appare ingiustificato ed ingiusto il nuovo provvedimento che sembra, ancora una volta, volere penalizzare la nostra Regione e le Scuole siciliane”. Per rimediare a questa ingiustificata penalizzazione, l’On. Vinciullo chiede al Governo della Regione: “d’intervenire, presso il Governo Nazionale e il Ministro della Pubblica Istruzione, in particolare, in modo che, lo stesso Ministro, possa apportare tutte le necessarie e dovute disposizioni correttive ed integrative al D.M. in questione, con l’inserimento di posti dirigenziali da assegnare anche alla Sicilia da conferire ai sensi delle disposizioni sopra richiamate”.