(cassibile.com) CdV – “Non si puo’ pregare con i nemici nel cuore”. Lo ha ricordato Papa Francesco nell’omelia della messa celebrata questa mattina alla Domus Santa Marta. “Abbiamo un Padre. Vicinissimo, che ci abbraccia”, ha esordito il Pontefice che ha dedicato la sua riflessione alla preghiera del Padre Nostro. “Padre mio? No: Padre nostro!”, ha sottolineato. “Perche’ – ha scandito – io non sono figlio unico, nessuno di noi, e se io non posso essere fratello, difficilmente potro’ diventare figlio di questo Padre, perche’ e’ un padre di tutti. Mio, sicuro, ma anche degli altri, dei miei fratelli. E se io non sono in pace con i miei fratelli, non posso dire ‘Padre'”. “Gesu’ dopo averci insegnato il Padre Nostro, sottolinea che se noi non perdoneremo gli altri, neanche il Padre perdonera’ le nostre colpe”, ha spiegato Bergoglio. Per Francesco “e’ tanto difficile perdonare gli altri e’ difficile davvero, perche’ noi sempre abbiamo quel rammarico dentro.
Pensiamo: ‘Me l’hai fatta, aspetta un po”, per ridargli il ‘favore'”. Per spiegarsi il Papa ha descritto un colloquio con qualcuno che non sa perdonare il prossimo: “padre, io non posso dire Padre, non mi viene”. “E’ vero, questo lo capisco: ‘non posso dire nostro, perche’ questo mi ha fatto questo, quello e non si puo’!”. Molti, ha detto ancora, ragionano cosi’: “Questi devono andare all’inferno, no?, non sono dei miei!'”. “E’ vero – ha ammesso il Papa – non e’ facile. Ma Gesu’ ci ha promesso lo Spirito Santo: e’ Lui che ci insegna, da dentro, dal cuore, come dire ‘Padre’ e come dire ‘nostro’. Chiediamo oggi allo Spirito Santo – ha infine concluso – che ci insegni a dire ‘Padre’ e a poter dire ‘nostro’, facendo la pace con tutti i nostri nemici”.