Papa Leone XIV, umiltà e lacrime nel ricordo di Siracusa

Don Russo: fu due giorni con noi, vicino a tutti

Con emozione e gratitudine, il Rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, don Aurelio Russo, ha rievocato i momenti vissuti insieme a Papa Leone XIV durante la sua visita nella città siciliana, avvenuta nel settembre del 2024, quando ancora era cardinale. Una visita rimasta impressa nella memoria della comunità religiosa locale per il tono intimo e il comportamento semplice del futuro Pontefice.

Il sacerdote ha raccontato la sorpresa e la commozione provate nel riconoscere sullo schermo televisivo il volto familiare del nuovo Papa, che in quei due giorni aveva condiviso con la comunità del Santuario momenti di preghiera e vicinanza autentica. La nomina cardinalizia di Robert Francis Prevost, avvenuta per volontà di Papa Francesco nel 2023, aveva già evidenziato il profilo spirituale e pastorale dell’allora prelato.

Nel ricordo di don Aurelio, quei giorni furono caratterizzati da uno spirito di partecipazione profonda. Il 1° settembre 2024, il cardinale Prevost arrivò in Sicilia, accolto all’aeroporto di Catania con un cordone di sicurezza della Polizia. Fu accompagnato a Siracusa dove trascorse due giornate intense, circondato dall’affetto dei religiosi, delle suore del Santuario, del vescovo della città e dei fedeli. Il 2 settembre ripartì per altri impegni, ma lasciò un segno indelebile nella comunità.

Il legame con il Santuario della Madonna delle Lacrime si è dimostrato non solo affettivo, ma anche spirituale. Durante la visita, il futuro Papa dimostrò un forte interesse per la storia del luogo sacro, simbolo di fede e consolazione. Le sue espressioni di partecipazione e la sua attenzione verso i racconti e le persone vennero interpretati dai presenti come testimonianza di una profonda sensibilità religiosa.

La commozione di Papa Leone XIV nel suo primo saluto ai fedeli in Piazza San Pietro ha riacceso nella mente di don Aurelio l’immagine di quell’uomo che, mesi prima, si era soffermato in silenzio davanti all’effigie miracolosa, lasciando trasparire un’intensa devozione mariana. Le lacrime del Pontefice sono state lette come segno di vicinanza e umanità, capaci di toccare chiunque avesse assistito a quel momento.

Nel commentare le prime parole pronunciate dal nuovo Papa, don Aurelio ha evidenziato l’appello alla pace come fulcro del messaggio pontificio. Un richiamo alla concordia, ritenuto da lui essenziale in questo momento storico, e che il Santo Padre ha voluto porre come fondamento del proprio ministero.

L’intera comunità siracusana ha accolto la notizia dell’elezione con grande gioia, condivisa anche dal vescovo della città che, nella giornata di ieri, ha trasmesso i suoi auguri direttamente al Pontefice, attraverso il segretario personale che lo aveva accompagnato durante la visita in Sicilia.

Il tratto umano del nuovo Papa è stato più volte sottolineato da don Aurelio, che lo ha descritto come un uomo affabile, disponibile e profondamente vicino alle persone. Durante la permanenza a Siracusa, il cardinale Prevost non si sottrasse mai all’incontro con i fedeli: si fermava a parlare, si concedeva per fotografie, mostrava interesse e calore umano.

L’interazione con la comunità religiosa locale fu totale. Non ci furono barriere, né formalismi: solo una partecipazione discreta ma intensa, che oggi, alla luce del nuovo ruolo assunto da Papa Leone XIV, assume un significato ancora più profondo.

La testimonianza raccolta a Siracusa evidenzia una figura pastorale capace di ascoltare e di farsi presente, non solo con le parole, ma anche con i gesti. In particolare, il ricordo delle lacrime, sia quelle versate davanti all’immagine della Madonna delle Lacrime, sia quelle del giorno dell’elezione, viene interpretato come simbolo di una spiritualità autentica, che parla direttamente al cuore delle persone.

Nel corso dei due giorni di permanenza, il futuro Pontefice aveva espresso apprezzamento per la storia e il significato del Santuario, rivelando una profonda attenzione ai luoghi di culto e alla devozione popolare. Una partecipazione che ha colpito i presenti, e che oggi viene richiamata con emozione da chi ha avuto modo di condividere con lui anche brevi momenti.

Don Aurelio ha concluso il suo ricordo sottolineando come le aspettative nei confronti del nuovo Papa siano radicate proprio nella semplicità e nella fede dimostrate in quei giorni. Secondo lui, la forza del nuovo Pontefice risiede nella capacità di essere vicino, nella volontà di sostenere la Chiesa attraverso la preghiera e nella determinazione a guidarla con uno spirito di servizio.

L’elezione di Papa Leone XIV, salutata da molti con stupore e speranza, trova dunque nella comunità di Siracusa un gruppo che già aveva conosciuto e riconosciuto in lui quei tratti che oggi vengono ammirati a livello universale.

By Tommaso Benedetti

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