(cassibile.com) SICILIA – I familiari delle vittime degli ultimi naufragi, avvenuti sulle coste siciliane, lanciano un appello al governo italiano affinchè i loro cari siano riportati in Eritrea e non vengano seppelliti in Italia.
L’appello è stato lanciato attraverso Don Mosè Zerai, il sacerdote eritreo responsabile dell’agenzia Habeshia, punto di riferimento per rifugiati e richiedenti di asilo provenienti dal Corno d’Africa e diretti in Italia.
I profughi infatti si rivolgono al sacerdote , chiamandolo al suo cellulare con i telefoni satellitari, quando lanciano disperate richieste di aiuto dai barconi che rischiano di affondare nel Canale di Sicilia.
Ma l’ultima strage del mare Don Mosè non è riuscito a evitarla: oltre 500 eritrei che erano su quella “carretta” naufragata davanti all’isola dei Conigli, erano stati sequestrati tutti i telefoni prima della partenza dalla Libia.