(cassibile.com) SIRACUSA – Il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Mario Zappia e il direttore sanitario Anselmo Madeddu hanno disposto l’istituzione di un gruppo di lavoro che in tempi rapidissimi dovrà analizzare le cause residuali all’origine delle maggiori criticità che ad oggi, nonostante gli sforzi già intrapresi, si rilevano nelle liste di attesa per alcune prestazioni di cardiologia, gastroenterologia e radiodiagnostica e che soprattutto dovrà mettere in atto nell’immediato ogni soluzione organizzativa per garantire ad ogni cittadino della provincia il diritto all’assistenza sanitaria con accesso a tutte le prestazioni nei tempi dovuti.
In realtà l’Azienda si è già attivata con programmi di riduzione delle liste di attesa, avviando gli accessi ambulatoriali programmati per ordine di priorità clinica, la pulitura delle liste e l’istituzione del sistema telefonico automatico smart cup recall che già in due mesi ha consentito di anticipare 1240 prestazioni sulla base dei posti resisi disponibili in seguito alla rinuncia di altri cittadini. Ma oltre a queste iniziative l’Azienda adesso intende completare l’attività progettuale di abbattimento delle liste di attesa rimodulando l’offerta con appositi progetti.
“Nel gruppo di lavoro – sottolinea il commissario straordinario Mario Zappia – abbiamo coinvolto i responsabili delle unità operative in cui più lunghi stanno risultando i tempi di accesso ad alcune prestazioni. Accogliamo la segnalazione del Tribunale dei diritti del malato di Augusta del quale abbiamo sempre apprezzato l’impegno e lo spirito propositivo e collaborativo e a nome dell’Azienda formuliamo le scuse a quei pazienti che hanno segnalato difficoltà. Ad onor del vero la problematica delle liste di attesa ha assunto ormai una valenza nazionale di grande complessità che affonda le radici in un vecchio sistema sanitario che l’attuale riforma regionale siciliana sta tentando fortemente di modificare. Entro i primi giorni della prossima settimana saranno messe in atto tutte le soluzioni per aumentare l’offerta di prestazioni che attualmente risultano critiche e, nel contempo, razionalizzare la domanda anche attraverso progetti sperimentali da avviare nel prossimo futuro”.
“I programmi – spiega il direttore sanitario Anselmo Madeddu – saranno improntati da un lato alla ricerca della maggiore appropriatezza delle prestazioni, che in atto risulta essere una delle maggiori cause dell’allungamento improprio delle liste di attesa; dall’altro all’adeguamento dell’attuale offerta alla reale domanda anche ricorrendo alla costituzione di apposite task force aziendali che consentano nell’arco di tre mesi il rientro delle liste di attesa nei termini di tempo dovuti, garantendo al contempo il mantenimento degli standard prestazionali nei tempi successivi”.