Botti di Capodanno, qualità dell’aria a rischio in Sicilia

A Palermo, Catania e Messina superati i limiti di polveri sottili

Botti di Capodanno, qualità dell’aria a rischio in Sicilia

Il 2024 si è concluso con l’innalzamento dei livelli di polveri sottili nell’aria a causa dei botti di Capodanno nelle principali città siciliane. L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa Sicilia), che monitora la qualità dell’aria attraverso una rete di 60 stazioni in tutta l’isola, ha evidenziato un incremento preoccupante di particolato nell’atmosfera nelle notti tra il 31 dicembre 2024 e il 1° gennaio 2025, periodo in cui si sono verificati i principali esplosioni di fuochi d’artificio.

Lo studio, che ha esaminato i dati raccolti dal 24 dicembre 2024 all’8 gennaio 2025, ha rilevato che la qualità dell’aria è stata “scarsa” in molte aree, con valori di polveri sottili superiori ai limiti previsti dalla normativa nazionale ed europea . A Palermo , la centralina di Castelnuovo, situata vicino al concerto di Capodanno, ha registrato una concentrazione media giornaliera di Pm10 pari a 65 µg/m3 , un valore significativamente superiore al limite di 50 µg/m3 stabilito dal Decreto Legislativo 155/2010 e di 45 µg/m3 nella nuova direttiva europea (2024/2881). Inoltre, il valore di Pm2.5 è salito a 52 µg/m3 , superando sia il limite stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di 15 µg/m3 che quello previsto dalla direttiva europea di 25 µg/m3 .

Anche a Catania , l’incremento dei livelli di particolato è stato significativo, con un superamento dei limiti nelle stazioni di monitoraggio. In particolare, la stazione presso l’ospedale Garibaldi ha registrato 52 µg/m3 di Pm10 , superando il valore limite, mentre la stazione di viale Vittorio Veneto ha rilevato 48 µg/m3 , superando i valori stabilità sia dalla direttiva europea che dall’OMS . In alcune stazioni, come parco Gioeni e Misterbianco , il Pm2.5 ha mostrato un aumento più marcato rispetto al Pm10 , confermando l’effetto negativo dei botti sulla qualità dell’aria.

A Messina , invece, le concentrazioni di Pm10 sono rimaste generalmente entro i limiti, ma la centralina di villa Dante ha registrato un lieve aumento il primo gennaio. Tuttavia, la concentrazione media giornaliera di Pm2.5 a Messina è risultata pari a 31 µg/m3 , superando il limite della nuova direttiva europea. Questo valore è stato significativamente più alto rispetto a quello misurato nei giorni precedenti, confermando l’influenza dei botti sulla qualità dell’aria.

L’impennata dei livelli di inquinamento atmosferico durante la notte di Capodanno solleva preoccupazioni per la salute pubblica, in particolare per le persone vulnerabili, come bambini, anziani e soggetti con patologie respiratorie. L’Arpa Sicilia ha sottolineato l’importanza di monitorare costantemente la qualità dell’aria e ha invitato la cittadinanza a evitare attività all’aperto nelle zone più colpite dall’inquinamento, soprattutto in presenza di livelli elevati di polveri sottili.

La correlazione tra l’uso di fuochi d’artificio e l’aumento delle polveri sottili nelle principali città siciliane evidenzia la necessità di interventi per limitare l’utilizzo di botti durante le festività, al fine di tutelare la salute e l’ambiente. L’Agenzia ha inoltre ribadito l’importanza di sensibilizzare la popolazione sulla gravità di questi fenomeni, che si verificano in modo ricorrente durante le festività, mettendo a rischio la qualità dell’aria e il benessere dei cittadini.

By Rita Paltracca

Related Posts