Al via laboratori per giovani nei luoghi simbolo della città
Dopo Caivano, approda a Palermo la seconda tappa della “Cittadella della gioventù”, progetto promosso dall’Agenzia italiana per la gioventù (Aig) e pensato per intervenire in contesti urbani ad alta complessità sociale, trasformandoli in spazi di formazione, memoria e impegno civile.
Sessanta giovani under 30, provenienti da tutta Italia, saranno coinvolti fino a sabato in un’esperienza intensa, che prevede attività educative, laboratori tematici e momenti di confronto con istituzioni e specialisti.
Al centro del programma: competenze digitali, con attenzione alla cybersicurezza e all’uso consapevole dei social network, educazione finanziaria, partecipazione attiva e promozione della legalità come strumenti di cittadinanza democratica.
La capitale siciliana accoglie l’iniziativa in luoghi altamente simbolici: dal museo del Presente “Falcone e Borsellino” alla casa salesiana Santa Chiara, passando per la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, il quartiere di Ballarò e il Cidma di Corleone, centro documentazione contro la mafia.
L’iniziativa, secondo l’Aig, vuole essere una risposta concreta ai bisogni educativi e civici dei territori fragili, sostenendo i giovani nella costruzione di relazioni significative, nell’affermazione della legalità e nella cura dei propri spazi sociali.
La “Cittadella della gioventù” si configura come un laboratorio nazionale in grado di intrecciare formazione e memoria storica, competenze digitali e responsabilità civile. Palermo rappresenta così un nuovo snodo di un percorso educativo volto a rafforzare la partecipazione democratica partendo dai territori più vulnerabili.