Bomba del Presidente tra i botti illegali sequestrati a Palermo

Blitz contro i botti illegali: coinvolti trasporti e social network

Bomba del Presidente tra i botti illegali sequestrati a Palermo

La Guardia di Finanza ha sequestrato 1.774 chili di artifici pirotecnici illegali, inclusa la pericolosa “bomba del Presidente”, ordigno con 200 grammi di esplosivo che inizialmente aveva fatto temere un potenziale attentato, considerando che una bomba anticarro contiene 350 grammi. In totale, sono stati bloccati 288.413 articoli pirotecnici pericolosi tra Palermo e provincia.

L’operazione è scaturita da un’analisi dettagliata dei traffici commerciali nella zona, unita al monitoraggio delle vendite illegali sui social media. Durante un primo intervento al porto di Palermo, i finanzieri hanno scoperto un furgone carico di 188.108 fuochi d’artificio, pari a 178 chili di materiale esplosivo. Le tre persone a bordo sono state denunciate per violazioni al codice della navigazione e per aver messo a rischio la sicurezza pubblica.

In ulteriori controlli presso filiali di spedizioni tra Carini e Partinico, sono stati confiscati 17.124 artifici, provenienti dalla Campania, per un peso complessivo di 620 chili. Sette destinatari palermitani sono stati denunciati. A Carini e Palermo, invece, in un magazzino e un deposito sono stati trovati 919 chili di fuochi d’artificio non conformi alle normative nazionali ed europee.

La Guardia di Finanza ha inoltre intercettato un venditore che operava tramite social network, sequestrando 440 candelotti artigianali contenenti oltre 20 chili di esplosivo. Tra i materiali confiscati figurano anche tre ordigni artigianali per un totale di 37 chili, destinati all’estero. Complessivamente, sono stati bloccati 182.738 articoli pirotecnici, e tutti i responsabili deferiti all’autorità giudiziaria.

Le indagini proseguono per fermare un fenomeno che rappresenta una minaccia concreta alla sicurezza pubblica e al rispetto delle normative sui materiali esplosivi.

By Marcello Migliosi

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