CASSIBILE, GETTONE DI PRESENZA, IL CONSIGLIERE GALATI LO DONA AGLI STUDENTI PIÙ BRAVI

soldi(cassibile.com) CASSIBILE – Il gettone di presenza dei singoli consiglieri, da quando il consiglio circoscrizionale di Cassibile si è insediato, è un argomento tanto discusso, quanto chiacchierato, come se anch’esso fosse diventato un punto all’ordine del giorno. Tutti ne parlano in paese, non solo nella vita reale, ma la maggior parte lo fa usando lo “stramaledetto” facebook che ormai è diventato una piazza pubblica. Bla, bla, bla di qua, bla bla bla di là: prendi il gettone di qua e lo evolvi di là, prendi da là e portalo qua. Tanti i commenti, tutti nel complesso, fanno solo chiacchiere e pochi solo buon brodo. La gente, come spesso dice Padre Salvatore Arnone, parroco di Cassibile: “Prima di parlare dovrebbe collegare la bocca al cervello, tutti giudicano senza conoscere effettivamente come stanno le cose”.

Il gettone di presenza, consegnato a tutti i consiglieri per ogni seduta, in risposta alle diverse chiacchiere, non è una grossa cifra come molti pensano: tolte le tasse, ammonta a poco più di 10 euro per ogni presenza. Il gettone ricevuto fa reddito a tutti gli effetti e come tale risulta, dunque, tassato.

Il Consigliere di Quartiere, Giuseppe Galati, vuole fare del suo gettone di presenza un’opera di meritocrazia.

“Io con il mio gettone di presenza, sottratte le tasse – dice Galati – voglio donarlo, alla fine dell’anno scolastico, agli studenti più meritevoli di Cassibile. I bambini più bravi – spiega il consigliere – saranno premiati dall’Assessore alla Pubblica Istruzione e, spero, anche dal Sindaco. Saranno selezionati i bambini più bravi, in base alle loro pagelle, di tutte le classi della prima, seconda e terza media di Cassibile.

Il messaggio che voglio fare passare continua il Consigliere – è un sistema di meritocrazia, in quanto la scuola e gli insegnanti sono la cosa essenziale per i veri problemi. I professori sono gli educatori dei nostri figli e grazie all’educazione che si spiega nelle scuole, una gran parte dei problemi possono essere risolutivi. Non dipenderà neanche da me, io consegnerò le buste alla scuola e poi saranno gli insegnanti a dare il tutto ai figlioli più bravi per ogni classe.

Non mi importa del gettone di presenza conclude Galati – grazie a Dio lo posso regalare, non vivo di politica e non mi sono candidato per usare i soldi della politica per me. Io e la mia famiglia viviamo di altro, pertanto dono il mio gettone di presenza a chi voglio, usando un sistema di meritocrazia”. (m. z.)