Fedra, seconda tragedia della Stagione al Teatro Greco di Siracusa
Il Teatro Greco di Siracusa ospita la rappresentazione di “Fedra”, un’opera che solleva le tensioni della passione e della follia. La drammatica narrazione di “Fedra” si dipana sul palcoscenico del Teatro Greco di Siracusa, portando in scena il tumulto dei sentimenti irrisolti e la lotta contro la propria natura. Il personaggio di Fedra, regina e sposa, si trova intrappolata in un vortice di desiderio proibito per il giovane Ippolito, al quale non può cedere senza compromettere il suo ruolo e il suo onore. La sua storia si intreccia con quella di Aiace, un altro personaggio tragico dominato dalla follia.
La rappresentazione di Fedra, diretta dal regista Paul Currant, offre uno sguardo intimo e sussurrato sulle emozioni e i conflitti interiori del personaggio. Attraverso l’uso di proiezioni video e una scenografia suggestiva, il palazzo di Atene diviene lo scenario delle tormentate riflessioni di Fedra. La presenza di Ippolito, rappresentato con uno stile moderno e accattivante, aggiunge un elemento di contrasto tra tradizione e contemporaneità.
Il ruolo di Teseo, scrive il Giornale di Sicilia di oggi, interpretato magistralmente da Alessandro Albertin, aggiunge una nuova dimensione alla tragedia, con una performance carica di tensione e violenza latente. La Fedra di Alessandra Salamida, seppur intensamente emotiva, fatica a trasmettere pienamente l’empatia del personaggio, mentre Gaia Aprea nel ruolo della nutrice e confidente si distingue per la sua autenticità e calore umano.
La rappresentazione culmina in un finale carico di pathos, in cui Artemide trionfa su Afrodite, dando voce al dilemma millenario sul libero arbitrio. L’applauso scrosciante del pubblico e la standing ovation finale testimoniano il successo e l’emozione suscitata dall’opera, confermando il Teatro Greco di Siracusa come luogo d’eccellenza per la tragedia classica.