(cassibile.com) SIRACUSA – “Noi siamo coloro che sognano in silenzio ma vivono ad alta voce”. Con questo slogan l’avvocato Dario Tota, candidato al Consiglio comunale di Siracusa nella lista “Progetto Siracusa”, ha chiuso la sua campagna elettorale. Molto partecipato l’incontro che si è tenuto nel salone dell’istituto Sacro Cuore alla presenza del candidato a sindaco Ezechia Paolo Reale e del candidato alla presidenza del Consiglio di circoscrizione Tiche, Alessandro Cotzia.
Una chiusura anticipata perché adesso si serrano i ranghi e si comincia a raccogliere quanto seminato. Ha infatti spiegato l’avvocato Dario Tota: “Siamo giunti alla chiusura di questa campagna elettorale, dopo un anno in cui abbiamo lavorato tutti insieme e in maniera appassionata. Presi singolarmente siamo fragili come le dita di una mano ma se questa dita si chiudono quello che arriva è un pugno e tutti uniti possiamo dare un pungo alla vecchia politica. I miei avversari politici non sono né di destra né di centro né di sinistra. I miei avversari politici sono coloro che fanno della politica l’affarismo, sono coloro che prendono maxi stipendi quando la gente comune non riesce ad arrivare a fine mese. Questa è la politica che io combatto. Questi sono i miei nemici. Ed è mia intenzione non fare l’interesse del singolo partito o del gruppo politico a cui appartengo, ma fare l’interesse dei siracusani, perché io sono siracusano.
Penso che oggi più che mai sia importante votare una persona che conosca Siracusa e che sappia quali siano le ambizioni di Siracusa e dei giovani di questa città. Ebbene io appartengo a quella Siracusa che sa cosa vuol dire passeggiare mano nella mano alla Marina, che conosce l’aria di Ortigia della mattina, che vive il mare della città e non quello di Fontane Bianche. Io appartengo a coloro che stanno vicino alla gente, non davanti alla gente. Io cammino tra di loro, non davanti a loro. Il mio augurio – ha concluso l’avvocato Dario Tota – è che si dia una svolta decisiva all’economia della città e lo sviluppo di Siracusa passa necessariamente dall’edilizia. Il porto turistico è la necessità primaria per lo sviluppo di questa città, che ha l’obbligo di dare un futuro ai giovani”.
