(CSB.com3.0) ITALIA – Non è una leggenda metropolitana. Ma una fregatura bella e buona. Alla faccia delle news che, anche nelle ultime ore, circolano sul web. E che vorrebbero ridurre l’allarme di Federconsumatori a poco più di una bufala. Oggetto del contendere è un famigerato numero “mangia-soldi”. Che compare all’improvviso sul telefono cellulare accompagnato da un messaggino che invita a ricontattare immediatamente il numero in questione per non si sa bene quali (importanti?) comunicazioni. Si tratta dello 0141.455414 che, come effetto immediato, svuota la ricaricabile del cellulare: lo scatto alla risposta vale ben 50 euro, poi ogni minuto di conversazione (dall’altra parte del filo non c’è nessuno) costa 2,5 euro. LA TRUFFA «Se ricevete un messaggio sul vostro cellulare che vi prega di richiamare lo 0141.455414 – dicono da Federconsumatori Teri – o vi chiamano con questo numero visualizzato, non rispondete e non richiamate per nessun motivo».
Le prime avvisaglie del raggiro compaiono attorno agli anni 2000. La notizia comincia a circolare tra Francia, Germania, Spagna e Portogallo. Un vero e proprio “virus” che si diffonde a macchia d’olio e che nel giro di qualche mese arriva anche in Italia. Se n’è parlato a più riprese, tanto che qualche anno fa su Internet è preso a circolare anche un appello firmato dalla stessa Federconsumatori e dal procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore. Nel quale, appunto, si invitavano i cittadini a diffidare da questo numero e a non contattarlo in nessun modo per evitare di vedere sprofondare il credito del proprio telefono cellulare.COME DIFENDERSI «Basterebbe tenere a mente la possibilità di iscriversi al Registro delle opposizioni» spiega Alessandro Petruzzi, responsabile regionale di Federconsumatori. L’elenco, voluto dal ministero dello Sviluppo economico e gestito dalla fondazione “Ugo Bordoni”, consente ai cittadini di evitare il “bombardamento” che arriva da compagnie telefoniche, gestori di servizi e attività commerciali che propongono (solitamente chiamando all’ora dei pasti) questo o quel servizio vantaggiosissimo o quell’offerta imperdibile.
L’iscrizione al Registro mette al riparo da questa scocciatura, ma anche dalla eventualità di finire in qualche tranello orchestrato da aziende molto poco ortodosse e che trasformano la pazienza dell’interlocutore in un contratto visto, firmato e sottoscritto. Addirittura in triplice copia. Il Registro è rivolto agli abbonati – sia persona fisica sia persona giuridica, ente o associazione – il cui numero telefonico (compreso quello di cellulare) è presente negli elenchi tele- fonici pubblici. Al Registro ci si può iscrivere via web (www.registrodelleopposizioni.it) o tramite una raccomandata. Ma si può anche non ricorrere a rimedi estremi. Magari rispettando quel vecchio detto: «Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio».(DAL GIORNALE DELL’UMBRIA)