Naufragio al largo Lampedusa: continuano ricerche per 20 dispersi

Nella notte le operazioni di salvataggio non hanno dato esito

Naufragio al largo Lampedusa: continuano ricerche per 20 dispersi

Naufragio al largo – Le operazioni di ricerca per ritrovare i venti dispersi nel naufragio avvenuto nelle acque intorno a Lampedusa sono proseguite per tutta la notte senza esito. Tra i dispersi ci sono cinque donne e tre bambini, mentre sette naufraghi, incluso un bambino siriano di otto anni, sono in fase di trasferimento dall’hotspot di contrada Imbriacola verso il porto di Lampedusa. Da lì, saranno imbarcati su un traghetto di linea con destinazione Porto Empedocle, da dove saranno successivamente trasferiti in una località ancora da definire.

Attualmente, nel centro di accoglienza di Lampedusa sono presenti 397 migranti e, a seguito di questa emergenza, 237 di loro verranno trasferiti sul traghetto. La decisione di spostare il bambino, sopravvissuto al naufragio della barca partita da Zuwara, in Libia, è stata presa dalla procura presso il tribunale dei minorenni di Palermo. Dopo il suo arrivo nell’hotspot, il piccolo ha avuto modo di contattare il padre, attualmente residente e lavorante in Germania, tramite videochiamata.

Nelle ultime ore, sono sbarcati a Lampedusa 278 migranti, di cui sette sono sopravvissuti al naufragio. A questi si aggiungono 46 migranti, tra bengalesi, egiziani e pakistani, giunti a Linosa e già trasferiti sull’isola maggiore delle Pelagie dalle motovedette della Guardia di Finanza e dei Carabinieri. Inoltre, quattro natanti, con a bordo 199 migranti di diverse nazionalità, sono stati soccorsi in mare dalle unità della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza.

Le operazioni di soccorso hanno coinvolto natanti che trasportavano migranti provenienti da paesi come Egitto, Pakistan, Siria, Palestina, Sudan ed Etiopia. In un’altra azione, 72 migranti, tra cui bengalesi, marocchini ed egiziani, sono riusciti a raggiungere direttamente la spiaggia dell’Isola dei Conigli, dove sono stati fermati dalle forze dell’ordine.

La situazione a Lampedusa rimane critica, con il sistema di accoglienza sotto pressione a causa dell’aumento continuo degli sbarchi. Le autorità locali stanno affrontando le sfide legate alla gestione di un numero crescente di migranti, mentre le operazioni di ricerca continuano per i dispersi in mare.

Le ricerche dei dispersi sono state coordinate dalla Capitaneria di Porto e dalle forze dell’ordine, che hanno utilizzato mezzi navali e aerei per scandagliare le acque circostanti. Nonostante gli sforzi, finora non sono stati rinvenuti corpi, aumentando l’angoscia per le famiglie delle vittime.

Il naufragio avvenuto nelle acque di Lampedusa è solo l’ultimo di una serie di incidenti tragici che hanno colpito la rotta migratoria nel Mediterraneo. Nel corso degli anni, migliaia di migranti hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa, attirando l’attenzione internazionale sulla crisi umanitaria in corso.

Gli sbarchi a Lampedusa sono diventati sempre più frequenti, con i migranti che scappano da conflitti, persecuzioni e povertà nei loro paesi d’origine. Molti di loro affrontano viaggi pericolosi a bordo di imbarcazioni sovraccariche e precarie, mettendo a rischio le proprie vite.

Le organizzazioni umanitarie stanno lanciando appelli per un intervento urgente da parte della comunità internazionale, sottolineando la necessità di una risposta coordinata e umana alla crisi migratoria. La situazione a Lampedusa rappresenta un microcosmo delle sfide più ampie legate alla migrazione e alla protezione dei diritti umani.

Nel frattempo, i superstiti del naufragio e gli altri migranti sbarcati a Lampedusa saranno trasferiti in strutture di accoglienza in altre località italiane, dove riceveranno assistenza e supporto. Le autorità locali e nazionali sono al lavoro per garantire che i diritti dei migranti siano rispettati e che vengano fornite loro le risorse necessarie per affrontare questa difficile situazione.

La comunità di Lampedusa è storicamente accogliente, ma l’aumento costante degli sbarchi sta mettendo a dura prova le risorse e la pazienza dei residenti. La speranza è che si possano trovare soluzioni a lungo termine per gestire il flusso migratorio e garantire la sicurezza e il benessere di tutti coloro che cercano una vita migliore in Europa.

Le indagini sul naufragio e sul traffico di esseri umani proseguono, con le autorità che cercano di identificare i responsabili e prevenire ulteriori tragedie. La solidarietà e la cooperazione internazionale saranno fondamentali per affrontare questa crisi umanitaria e garantire un futuro migliore per i migranti in cerca di speranza e sicurezza.

By Marcello Migliosi

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