Pasqua 2015, a Paci Paci di Cassibile, con l’Angelo della Via Crucis

Consideriamo la pace come un essere vivente.
Doniamola di un corpo…il Mondo.
Diamo un volto…quello di un paese…Cassibile.
Diamole anche una voce…quella di tutti noi messi insieme.
Le braccia e le gambe…devono essere i nostri progetti.
Infine forniamo alla pace uno spirito, un’anima che la alimenti…l’amore.

La pace non è uno status sociale, ma una condizione della mente e del cuore.
Non possiamo considerarci dei semplici inquilini di questa strada, di questo paese e della nostra vita.
La pace richiede lotta, sacrificio, la pace non elimina i conflitti ma piuttosto li trasforma in cammino…in conquista. La pace la può trovare solo un popolo che riesce ad aprirsi ai valori della costruzione e non a quelli della critica e della condanna, un popolo che tenta di camminare insieme verso la medesima direzione ma ognuno col proprio passo.

La pace trova un popolo pasquale.
Diamo il via alla Paci Paci.
di Annalisa Amico

[box type=”shadow” ]Il nostro Dio ha avuto bisogno di sei giorni per creare questo mondo sette-volte-bello.
Giorni di lotta, di affanno, di vertenza, di agonia contro il caos, il vuoto, il non-senso, il niente.
Il nostro Dio ha avuto bisogno di tre giorni per duellare contro la Morte e far risorgere Suo Figlio, Gesù di Nazaret.
Noi di quanti giorni abbiamo bisogno per creare un Cassibile bello, fraterno e stracolmo di solidarietà?
Buona e Santa Pasqua 2015!
Salvo, parroco

Ringraziamo Vera Loforti e l’Associazione Equinart e il contributo di Maria Novello, Cettina Lucifora, Salvo Carone, Marcello Palmintieri e Annalisa Amico. Ma grazie soprattutto all’irripetibilità di padre Salvatore Arnone. [/box]

By Morena Zingales

Giornalista professionista

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