Sequestrati documenti su frode e inquinamento ambientale
Militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caltanissetta, su disposizione della Procura della Repubblica, hanno effettuato una perquisizione nelle sedi di Caltaqua S.p.A., della Assemblea Territoriale Idrica (ATI) e di FCC Aqualia S.A. a Madrid. L’operazione si è svolta nella giornata odierna e ha portato al sequestro di documentazione sia cartacea che informatica.
L’intervento in territorio spagnolo è stato possibile grazie alla collaborazione con la Policia Nacional, in base a un ordine europeo di indagine. Le attività investigative riguardano presunte violazioni degli articoli 356 e 452 bis del Codice Penale, relativi a frode nelle pubbliche forniture e inquinamento ambientale.
I punti chiave dell’indagine
Enti coinvolti: le perquisizioni hanno interessato Caltaqua S.p.A. e ATI a Caltanissetta, oltre alla sede di FCC Aqualia S.A. in Spagna.
Tipologia di reati: gli inquirenti ipotizzano la frode nelle forniture pubbliche e danni ambientali riconducibili alla gestione del servizio idrico.
Sequestri: acquisite prove documentali e digitali per accertare eventuali irregolarità.
Collaborazione internazionale: l’azione in Spagna è stata condotta con il supporto della Policia Nacional su mandato dell’autorità giudiziaria italiana.
L’inchiesta e gli scenari possibili
Le indagini si concentrano sulla gestione del servizio idrico integrato a Caltanissetta, affidato a Caltaqua, società controllata dal gruppo spagnolo FCC Aqualia. Gli inquirenti stanno verificando se vi siano stati illeciti nella fornitura del servizio, con possibili conseguenze sull’ambiente e sulla qualità dell’acqua.
La contestazione di inquinamento ambientale lascia intendere che siano emerse criticità sul trattamento e sulla distribuzione delle risorse idriche, ipotizzando danni all’ecosistema e alla salute pubblica.
Prossimi sviluppi
L’acquisizione della documentazione permetterà di chiarire se esistano elementi di responsabilità a carico delle società coinvolte. Nel frattempo, gli inquirenti continueranno a esaminare il materiale sequestrato, valutando eventuali risvolti giudiziari.