
(CSB.com3.0) CASSIBILE – Non poteva mancare anche quest’anno la “Sagra della Fragola Cassibilese”! Attenzione: “Sagra” e non “Festa”. Due realtà completamente diverse, non solo come nome, ma anche perché vengono organizzate da due diverse associazioni e in luoghi completamente differenti. La “Sagra” si svolge dentro il centro abitato, in dei Marchesi Loffredo di Cassibile, mentre la “Festa” è fuori paese.
L’Associazione Pro Cassibile, dopo il successo dell’anno scorso, ripropone la “Sagra della Fragola” anche nel 2013, l’1 e il 2 giugno, sempre nello stesso posto: Cassibile. La “Sagra”, dunque, ritornerà con la stessa grinta nell’anno precedente e si svolgera’ in piazza dei Marchesi Loffredo di Cassibile, come si faceva un tempo, 11 anni fa. Gli stands, circa 25, saranno di vario tipo: di fragole, alimentari e artigianali.
La Misericordia di Cassibile sarà presente insieme ai suoi volontari e per non creare disagi ai visitatori, l’Associazione Pro Cassibile ha previsto anche installazione di bagni pubblici.
L’evento è in programma, come già detto, l’1 e il 2 giugno 2013, dalle ore 9 alle 23,30. La fragola, quella prodotta solo ed esclusivamente da cassibilesi, potrà essere gustata in tutte le sue varietà durante questi 2 giorni di giugno. Saranno presenti diversi produttori di fragole, tutti di Cassibile. Non sarà solo fragola, diversi saranno gli eventi: musica, spettacoli vari e giochi per bambini. Tutto si svolgerà nel centro cittadino. Sarà presente in uno spettacolo serale, il 2 giugno, anche il comico Carlo Kaneba.
Visita il gruppo su facebook dedicato alla “Sagra” della fragola per avere maggiori informazioni su come partecipare.
Oppure per info o prenotazioni contattare: Sortino Giovanni al 3664076940 e Tonino Trimarchi al 3394178999
Guarda alcune foto dell’edizione precedente: album 1 e album2
La planimetria della Sagra della Fragola 2013. La location sarà Piazza Marchesi Loffredo di Cassibile
[wzslider autoplay=”true” lightbox=”true”]Le origini della Fragola Cassibilese di Nuccio Colonna
La fragola, botanicamente nota come Fragaria Vesca, e’ un frutto originario delle Alpi, dove cresceva allo stato selvatico. Il nome di questo frutto deriva dal termine latino Fragrans: i Romani infatti gli dettero questo nome riconoscendone la peculiare impronta del suo intenso profumo. Nel Cassibilese la fragola era conosciuta e apprezzata fin dai tempi antichissimi grazie al commercio fenicio. Furono proprio i fenici che iniziarono a coltivare la fragola selvatica nella zona di Cugno Fazio e Cugno Mola, per poi spostarsi nelle pianure adiacenti l’imbocco di Cava Grande, dove il fiume Cassibile rendeva fertili i terreni.
Da reperti archeologici dell’epoca sappiamo che gia’ le tribu’ dei Siculi di Cassibile se ne cibavano. Furono proprio i Siculi di Cassibile che ne capirono, in poco tempo, le qualita’ terapeutiche. Infuso di foglie, decotto di foglie, decotto di radici, polveri e sciroppi erano per loro i migliori rimedi per guarire anemia, disturbi gastrointestinali, artrite, reumatismi, ferite, piaghe, ulcere esterne, ecc. Nei poemi, come nella Bibbia, nelle favole mitologiche e nei piu’ antichi trattati di medicina e botanica si trovano elogi e menzioni di questo frutto. Virgilio le elogia in una sua celebre egloga in cui invita i golosi fanciulli a guardarsi dai serpenti nascosti nellerba quando vanno nei boschi a raccogliere le “nascentia fragra”.Shakespeare, che ne era golosissimo, lo definisce “cibo da fate”. Nella storia sacra si parla spesso della fragola come alimento benefico ed incomparabile dono di Dio.
Si sa che era un cibo prediletto da San Giovanni Battista, convinto vegetariano, che si nutriva quasi esclusivamente di frutta, ma anche dell’austero San Francesco di Sales, che ne lodava la fresca innocenza ed il meraviglioso sapore. Plinio ne parla come di “prezioso frutto del bosco da amare ed apprezzare”. Il grande Linneo, fondatore della moderna botanica, ma anche valente medico ed erborista, la definisce “bene di Dio”, affermando che, secondo la sua diretta esperienza, la fragola e’ un incomparabile rimedio contro la gotta. Anche Luigi XVI, il Re Sole, aveva una vera passione per le fragole, al punto da farle coltivare nei giardini di Versailles.