Siracusa, alcol e droghe, Asp e Polizia Stradale insieme nella lotta

SIRACUSA – La provincia di Siracusa detiene il primato nazionale per la sinergia di intenti e di azioni di collaborazione tra la Polizia Stradale e l’Azienda sanitaria provinciale nella prevenzione degli incidenti stradali causati dall’uso di alcol e droghe con medici e infermieri del Dipartimento salute mentale coordinato da Roberto Cafiso a bordo di unità mobili sanitarie al fianco degli agenti della polizia stradale per rilevare in tempo reale nei conducenti di mezzi l’eventuale positività ad alcool e droghe.E non a caso, nel biennio 2012-2013, gli incidenti nel tratto autostradale Catania-Rosolini si sono ridotti del 25,50 per cento, 50 per cento in meno le persone decedute, 14,60 in meno i feriti.

Dati, emersi dal rapporto della Polizia stradale di Siracusa, che sono stati illustrati dal comandante della Sezione di Polizia Stradale Antonio Capodicasa nel corso del seminario di aggiornamento dal titolo “Insieme si può” organizzato dall’Ufficio Formazione dell’Asp di Siracusa di cui è responsabile Maria Rita Venusino, insieme con la Polizia stradale nell’ambito del programma “Icaro”, giunto alla 14° edizione.

L’evento è stato rivolto ai medici di medicina generale e ai pediatri della provincia, i quali, insieme con le scuole, hanno il compito delicato di sensibilizzare i giovani e le loro famiglie sui temi della salvaguardia della salute, per contrastare il triste fenomeno.
Ed è stato nei confronti dei medici di famiglia e dei pediatri che il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Mario Zappia ha rivolto un particolare ringraziamento, nel suo saluto introduttivo, sottolineando la centralità del ruolo del medico nella diffusione della prevenzione: “poiché è proprio attraverso loro – ha detto – che gli adulti possono essere più facilmente raggiungibili ai fini della prevenzione e dell’informazione rispetto ai giovani nei confronti dei quali un ruolo determinante lo rivestono soprattutto le scuole”.

E’ emerso, infatti, che del trend positivo totale rapportato al biennio 2012-2013 pari a meno 42 per cento dei soggetti trovati positivi all’alcol, il 12 per cento riguarda i giovani, la restante percentuale è coperta dagli adulti. E comunque, dal 2010 al 2013 la percentuale di soggetti che hanno causo incidenti stradali alcol correlati è scesa dal 24,7 per cento al 7 per cento. “Il rispetto del codice della strada – ha detto il dirigente Antonio Capodicasa – serve per il rispetto della propria vita e di quella degli altri”. “Occorre che tutti comprendano che l’alcol – ha aggiunto il comandante del Compartimento Polizia stradale Sicilia orientale Cosimo Maruccia – è una tragedia familiare silenziosa che si tramuta in tragedia sociale. Con una azione in rete, come avviene a Siracusa, primo esempio a livello nazionale, i risultati possono essere incoraggianti”.

Sul ruolo determinante dei medici è intervenuto il presidente dell’Ordine provinciale dei medici di Siracusa Anselmo Madeddu che ha sottolineato come la mission degli operatori professionali sanitari sia il cittadino: L’Ordine medico – ha detto – deve essere educatore principale dei giovani e delle famiglie”. Madeddu ha inoltre sottolineato i risultati della collaborazione tra l’Asp e la Polizia stradale che ha fatto registrare una flessione degli incidenti: “Le grandi azioni in sanità pubblica – ha aggiunto – si fanno insieme per strategie di politica sanitaria”.

In apertura del seminario è stato proiettato il filmato “A tutta sicurezza” realizzato dalla Polizia Stradale in collaborazione con la Facoltà di Psicologia de La Sapienza di Roma. A sottolineare il ruolo determinante dei medici nella divulgazione della prevenzione nell’uso di alcol e droghe è stato anche il segretario provinciale della Fimmg (Federazione medici di medicina generale) Giovanni Barone che ha introdotto gli interventi dei docenti dell’Istituto Superiore della Sanità Emanuele Scafato direttore dell’Osservatorio nazionale Alcol, che ha parlato di alcool e prevenzione illustrando le linee guida e le implicazioni di salute pubblica e Gianni Testino, epatologo, coordinatore del Centro alcologico regionale della Liguria che è intervenuto sui danni psicofisici prodotti dall’alcol.