Al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale

Da lunedì 27 ottobre avrà inizio su tutto il territorio regionale la campagna di vaccinazione antinfluenzale. Pronta la macchina organizzativa dell’Asp di Siracusa, in stretta collaborazione con i medici di famiglia e i pediatri. Il vaccino sarà disponibile negli ambulatori dei medici di famiglia e nei centri vaccinali della provincia di Siracusa a partire dal prossimo 3 novembre e sino al 31 gennaio 2015.
Anche quest’anno è prevista la somministrazione, insieme con l’antinfluenzale, del vaccino antipneumococcico per tutti coloro che si trovano in condizione di maggiore rischio.

Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta auspica una massiccia adesione alla vaccinazione sia della popolazione che del personale sanitario e parasanitario delle strutture pubbliche e private: “Le percentuali di copertura dell’anno scorso – spiega il direttore generale – hanno registrato valori inferiori a quelli fissati dai Piani sanitari regionale e nazionale che sono attestati ad almeno il 75 per cento. Una ridotta adesione comporta una alta incidenza di infezione che si ripercuote non soltanto sul singolo paziente ma anche sull’intera collettività in termini di giornate di ricovero, prescrizione di farmaci, giornate di assenza dal lavoro”.

Il vaccino è offerto attivamente anche a tutto il personale sanitario e parasanitario delle strutture pubbliche e private nonché a tutti i soggetti ricoverati nei presidi ospedalieri aziendali e nelle case di cura private operanti nel territorio di competenza: “Oltre a salvaguardare la salute individuale – prosegue Salvatore Brugaletta – la vaccinazione ha il duplice scopo di proteggere i pazienti con cui gli operatori sanitari possono venire a contatto ed ai quali possono trasmettere l’infezione. Per tale ragione è necessario che vengano promosse attivamente, ed in questo il ruolo dei medici di famiglia e dei medici competenti dell’Azienda è indispensabile, tutte le iniziative di comunicazione ritenute idonee ad incrementare l’adesione alla annuale campagna di vaccinazione contro l’influenza”.

Destinatari della vaccinazione sono gli anziani di età superiore a 64 anni, i bambini oltre 6 mesi e gli adulti affetti da patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio, cardiocircolatorio, da diabete e altre malattie metaboliche, da malattie renali, linfoproliferative, neoplasie, da malattie che comportino immunosoppressione, malassorbimento intestinale, malattie neuromuscolari, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici.

Il vaccino verrà somministrato gratuitamente, inoltre, alle donne nel secondo o terzo trimestre di gravidanza, ai ricoverati in strutture per lungodegenti, a medici e personale sanitario di assistenza, a soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, a personale che per motivi occupazionali è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.

Il direttore del Servizio di Epidemiologia Maria Lia Contrino rassicura la popolazione sulla sicurezza dei vaccini offerti e sottolinea come, Insieme alle principali misure di igiene e protezione individuale, la vaccinazione antinfluenzale rappresenti il principale strumento di prevenzione: “Il vaccino, tra l’altro, rappresenta un’arma efficace – sottolinea Maria Lia Contrino – nei confronti di una patologia che se trascurata e se coinvolge soggetti con condizioni fisiche particolari con riduzione della risposta immunitaria o con importanti patologie a rischio, può avere anche esiti gravi in termini di morbosità e di letalità. Le raccomandazioni sono sempre le stesse: evitare posti sovraffollati, lavarsi le mani se a contatto con soggetti malati, rispettare le condizioni minime igienico sanitarie.

L’influenza si presenta con febbre, cefalea e malessere generale, tosse, mal di gola, dolori muscolari e nei casi senza complicazioni i sintomi si risolvono spontaneamente entro una settimana. Casi di una certa importanza sono più frequenti nelle persone al di sopra dei 65 anni ed in determinate categorie a rischio”.

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