(cassibile.com) SIRACUSA – Ieri, le Autorità Maltesi, hanno sequestrato il Motopeschereccio “Sparviero” della Marineria di Portopalo di Capo Passero che era in stato di avaria e, in balia delle onde, era entrato, per sole 2 miglia, nelle acque territoriali maltesi. Le Autorità Maltesi, anziché soccorrere la nostra imbarcazione, hanno ritenuto che, la stessa, avesse violato le acque di loro pertinenza. Così hanno sequestrato il Motopeschereccio e, oggi pomeriggio, hanno sottoposto a processo il Comandante, al quale hanno inflitto una sanzione di 30 mila euro da pagarsi entro poche ore e che diventerà di 116 mila euro se non pagata nei tempi richiesti. Una condanna spropositata e assurda, che mal si concilia con l’assenza di reati da parte dei nostri Connazionali. Lo comunica l’On. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.
Nel ringraziare l’Ambasciatore italiano e tutti gli addetti all’Ambasciata di Malta per l’attenzione, la competenza e la professionalità con le quali hanno seguito e continueranno a seguire i nostri Concittadini – ha continuato l’On. Vinciullo – faccio appello al Presidente Crocetta, affinché intervenga, immediatamente, per aiutare gli armatori nel pagamento della multa, che non sono nelle condizioni di poter pagare.
Se, infatti – ha proseguito l’On. Vinciullo – non interverrà la Presidenza della Regione ad aiutare economicamente i nostri armatori o la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero degli Esteri, il Comandante e gli uomini che fanno parte del Motopeschereccio, e che sono in stato di fermo sulla loro imbarcazione nel Porto di Malta, difficilmente verranno rilasciati dalle Autorità maltesi. Questo arrecherebbe danni incalcolabili agli armatori, in quanto l’ammenda verrà incrementata del 400%.
Sono certo – ha concluso l’On. Vinciullo – che il Presidente della Regione, che ho già raggiunto attraverso i suoi collaboratori per notiziarlo dell’accaduto, saprà intervenire con la dovuta tempestività, in modo da fare riacquistare la libertà ai nostri Connazionali, restituendoli alle rispettive famiglie.
