Campo per i lavoratori stagionali a Cassibile a breve sarà completato
Intervento del sindaco, Francesco Italia, e dell’assessore alle Politiche di inclusione, Rita Gentile. Il percorso del sito che ospiterà i lavoratori stagionali immigrati a Cassibile a breve giungerà a termine. Ancora pochi giorni e si concluderà un’operazione senza precedenti in Sicilia, che, attraverso un nuovo modello di gestione, vuole essere una risposta di tutte le istituzioni alle esigenze di alloggio di tanti stranieri regolari che ogni anno, nel periodo di raccolta, vengono a lavorare nelle aziende agricole del territorio contribuendo alla nostra economia.
Il sito da subito ospiterà un’ottantina di stagionali e non sarà interamente a carico della collettività. Ai costi contribuirà anche l’Ebat, l’ente bilaterale che raggruppa le tre principali organizzazioni datoriali e i sindacati confederali di categoria, oppure direttamente i lavoratori immigrati. Il carattere della novità ha influito, per forza di cose, sull’iter amministrativo ma le difficoltà sono state superate grazie alla stretta collaborazione fra Prefettura, Comune e Regione, oltre che dall’azione di sollecitazione, di pungolo e di accompagnamento di tante realtà da sempre attente alle difficili condizioni abitative dei lavoratori immigrati stagionali.
Già dall’autunno del 2018 l’amministrazione comunale, attraverso gli assessori del tempo, aveva avviato un dialogo con gli enti del terzo settore e col mondo sindacale e datoriale. Nel 2019 l’interlocuzione con la società civile portò all’individuazione di un sito di proprietà comunale, e la fattiva collaborazione con la Prefettura permise di disporre in comodato d’uso di 17 unità abitative e relativi servizi da destinare all’ospitalità degli stagionali.
A questa prima fase è poi seguito un forte impegno di tanti affinché all’ideazione potesse seguire una concreta ed operativa attuazione. L’elaborazione di un progetto in tempi brevi, grazie al lavoro dell’Ufficio tecnico comunale, e il dialogo continuo con la Prefettura hanno permesso a quest’ultima, nel settembre 2020, di accedere ad un primo finanziamento del ministero dell’Interno – Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione – rendendo possibile, attraverso un protocollo d’intesa con il Comune, la realizzazione di un luogo in cui dare un alloggio degno di questo nome ai lavoratori stranieri. Inoltre, è grazie alla Regione Siciliana e al suo Ufficio speciale per l’ immigrazione, presente già nel campo informale di Cassibile e in tutte le fasi di questo progetto, che adesso, attraverso due avvisi pubblici già esitati, sarà garantita la gestione della nuova struttura e l’assistenza sanitaria e di trasporto.
L’inaugurazione del sito di contrada Palazzo non è un punto di arrivo, e la collaborazione istituzionale a tutti i livelli – Stato, Regione, Comune – ha tracciato una strada che è destinata a essere seguita da altri. L’Ufficio Pon Legalità del ministero dell’Interno, che tratta una linea di finanziamento contro il caporalato, attraverso il dialogo intrapreso con il comune Siracusa, ha pubblicato, nell’ottobre 2020, un bando mirato a finanziare, in quattro comuni del nostro territorio, progetti alloggiativi di contrasto a forme di sfruttamento agricolo. In tale contesto, abbiamo appreso in questi giorni che è stata accolta la nostra proposta di ampliamento della struttura di Cassibile, che in un futuro prossimo avrà le caratteristiche di un vero e proprio “ostello” a pagamento, dove i lavoratori immigrati stagionali potranno trovare un luogo ove risiedere e fruire di tutti i necessari servizi. Al contempo, questo stesso sito rappresenterà per il territorio una preziosa infrastruttura di emergenza a disposizione della Protezione civile in caso di eventi emergenziali che si potrebbero verificare.
Va sottolineato che il valore aggiunto di questo lungo percorso si deve individuare nel coinvolgimento, non sempre immediato e facile, dei tanti attori che a diverso titolo sono da sempre impegnati nell’articolata e complessa problematica dei lavoratori stagionali immigrati. Parliamo dei cittadini di Cassibile, che da anni lamentano i problemi derivanti dalla presenza di un campo spontaneo; ci riferiamo ai datori di lavoro, ai sindacati di categoria, alle forze politiche del territorio e a tutte quelle associazioni di matrice sia religiosa che laica che con forza hanno da sempre sollecitato un intervento istituzionale risolutivo e stabile.
Questo è l’inizio di un processo che non potrà nel tempo avere un esito positivo se il dialogo fra le parti non troverà una continuità orientata sia alla ricerca di forme stabili di accoglienza diffusa che a forme di reperimento diretto della mano d’opera agricola senza alcuna intermediazione da parte di fiduciari. Un percorso che oggi appare tracciato a cui guardiamo con fiducia, di cui tutti siamo responsabili, istituzioni e società civile.