Emergenza idrica in Sicilia altri tagli alle forniture
Emergenza idrica – Agrigento, una città già alle prese con una crisi idrica, sta affrontando ulteriori tagli alle forniture d’acqua, che variano tra il 25 e il 40 per cento. Questi nuovi razionamenti potrebbero peggiorare la situazione, già critica, della città.
L’Azienda Idrica Comunale Agrigento (AICA), che gestisce il servizio idrico, ha sollevato l’allarme. Ha richiesto un incontro urgente con il tavolo tecnico permanente per discutere come distribuire equamente le riduzioni delle forniture tra i Comuni.
La situazione è diventata così grave a causa dei bacini idrici prosciugati e delle perdite nella rete di distribuzione. Per far fronte a questa emergenza, Agrigento ha emesso un’ordinanza che permette ai camion cisterna senza licenza di attingere acqua dai pozzi del consorzio dei Comuni per rivenderla ai privati.
Tuttavia, questo non sembra essere sufficiente. Si segnalano nuove perdite d’acqua da Sciacca alle campagne di Menfi. Di conseguenza, sono necessarie misure straordinarie sempre nuove.
Un esempio di queste misure si trova a Sambuca di Sicilia, dove è stato installato un idrante a disposizione degli allevatori. Senza di esso, come ha avvertito il sindaco, il bestiame rischierebbe di morire.
La situazione a Agrigento è un chiaro segnale dell’urgenza della crisi idrica. Con i nuovi tagli alle forniture, la città rischia di affrontare una sete ancora più grande. Mentre l’AICA cerca di distribuire equamente i razionamenti, la domanda rimane: come può Agrigento e le altre città siciliane affrontare questa crescente crisi?