G7 Agricoltura a Ortigia: Workshop per 30 giovani di diversi paesi
Siracusa – Si è svolto un evento significativo legato al futuro agricolo durante il G7 Agricoltura, che ha visto la partecipazione di trenta giovani provenienti da vari paesi, riuniti nell’incantevole isola di Ortigia. In questa cornice, l’Agenzia Italiana per la Gioventù (AIG) ha collaborato con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, nonché con il Ministero per lo Sport e i Giovani, per dar vita al G7 Agri-Young Hackathon intitolato “The young generations in agriculture”.
L’incontro ha avuto come obiettivo principale quello di discutere le sfide future nel settore agricolo, offrendo ai giovani partecipanti l’opportunità di lavorare in gruppi e di confrontarsi con esperti internazionali su temi cruciali. Tra i principali argomenti affrontati ci sono stati la sicurezza alimentare, il cambiamento climatico e la necessità di trasformare il settore agricolo per far fronte a queste sfide. La scienza e l’innovazione sono state identificate come elementi chiave per il progresso nel settore agroalimentare e per il futuro dei giovani agricoltori.
I risultati delle discussioni e dei laboratori saranno presentati in una sessione plenaria ai ministri dei paesi del G7, contribuendo a rendere la voce dei giovani ascoltata nei processi decisionali. Questo evento rappresenta non solo un’opportunità per i partecipanti, ma anche un modo per rafforzare il ruolo dell’Italia nella cooperazione internazionale relativa alle politiche giovanili, in linea con le azioni previste dalla legge istitutiva dell’Agenzia.
Federica Celestini Campanari, commissario straordinario dell’AIG, ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’evento: “Siamo orgogliosi di aver dato spazio ai giovani in questo forum. È stato un momento di confronto per parlare del futuro insieme a loro, e non solo di loro in assenza. Questa è l’immagine che il governo desidera costruire per il futuro dei giovani.”
Inoltre, Celestini Campanari ha sottolineato come l’ottimismo rappresenti una caratteristica distintiva dei giovani agricoltori. “Questo può essere un segnale importante anche per le nuove generazioni che operano in altri settori, spesso descritti come ansiosi e impauriti”, ha affermato, incoraggiando un cambiamento di prospettiva.
L’incontro a Ortigia ha dunque gettato le basi per un dialogo attivo e inclusivo, dove le idee e le preoccupazioni dei giovani sono state messe al centro. Le iniziative come il G7 Agri-Young Hackathon non solo offrono un’importante piattaforma per lo scambio di idee, ma contribuiscono anche a formare una nuova generazione di leader nel campo dell’agricoltura e della sostenibilità. I partecipanti hanno dimostrato che, affrontando insieme le sfide globali, è possibile trovare soluzioni innovative e costruire un futuro migliore.
L’evento, parte del più ampio contesto di Divinazione Expo, ha messo in evidenza l’importanza di ascoltare le voci giovani e di integrare le loro idee nel panorama politico e agricolo internazionale. Questo approccio proattivo e inclusivo potrebbe segnare un passo importante verso un’agricoltura più sostenibile e resiliente, dove le nuove generazioni non sono solo destinatari delle politiche, ma anche protagonisti attivi nel loro sviluppo.