I Tesori d’Italia, Agrigento, Capitale Cultura, mostra straordinaria

I Tesori d’Italia, Agrigento, Capitale Cultura, mostra straordinaria

Agrigento, designata Capitale italiana della cultura per l’anno 2025, ospita la mostra “I Tesori d’Italia – I grandi capolavori dell’arte” a Villa Aurea della Valle dei Templi. La mostra, aperta fino a dicembre 2025, presenta oltre 60 opere di artisti provenienti da 19 delle 20 regioni italiane, offrendo un panorama di 7 secoli di arte italiana. 

La mostra è curata da Vittorio Sgarbi e Pierluigi Carofano, promossa dal Parco Archeologico di Agrigento, prodotta da Consorzio Progetto Museo e patrocinata dal Ministero della Cultura e dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana. L’obiettivo è esaltare la grandezza del patrimonio artistico e culturale nazionale, ammirato in tutto il mondo, all’interno di uno dei siti culturali e archeologici più prestigiosi d’Italia e Patrimonio Unesco. 

La mostra si articola in 3 differenti allestimenti che, a rotazione, presenteranno opere tra dipinti e sculture, provenienti dai più importanti musei civici, regionali e nazionali e da importanti collezioni private. Questo rappresenta una testimonianza di coesione civile e culturale attraverso le stratificazioni e la varietà dell’arte italiana dal XV al XXI secolo. 

La prima fase del progetto, in programma da luglio a novembre 2024, rappresenta un excursus storico temporale in cui protagoniste sono le opere di artisti come Pietro Cavaro (Sardegna), Nicolò dell’Arca (Puglia), Marco Cardisco (Calabria), Michele Tedesco (Basilicata), il Battistello (Campania), Antonio Finelli (Molise), Perugino (Umbria), Carlo Maratti (Marche), Giacomo Balla (Lazio), Saturnino Gatti (Abruzzo), Giovan Battista Langetti (Liguria), Bernardo Strozzi (Liguria), Guido Cagnacci (Emilia-Romagna), Vitale da Bologna (Emilia-Romagna), Lippi-Botticelli (Toscana), Bartolomeo Montagna (Veneto), Luigi Bonazza (Trentino-Alto Adige), Pierpaolo Pasolini (Friuli-Venezia Giulia), Adolf Wildt (Lombardia), Giovanni Girolamo Savoldo (Lombardia), Sodoma (Piemonte) e Italo Mus (Valle d’Aosta). Le opere provengono da musei come i Musei Nazionali di Cagliari, la Fondazione Cavallini Sgarbi, il Museo dell’Ottocento Pescara Fondazione Di Persio – Pallotta, la Pinacoteca Civica “F. Podesti” di Ancona, la Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, il Museo Nazionale d’Abruzzo, il Museo della città di Rovereto, il Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, il Museo Civico di Viterbo, il Mart di Rovereto, l’Archivio Bonsanti Gabinetto Vieusseux, le Gallerie dell’Accademia Venezia, il Museo Regionale Castello Gamba della Valle d’Aosta. 

La mostra è stata pensata per essere architrave narrativo di Agrigento Capitale della Cultura 2025 e mira ad evidenziare anche il virtuoso rapporto del Sistema culturale italiano, che coinvolge e valorizza la relazione con il sistema privato. Nel suo complesso, quindi, l’esposizione sarà un racconto di autori, fasi storiche, grandi e piccoli musei, storiche collezioni e sistemi territoriali. La filosofia del progetto troverà, poi, piena realizzazione nella fase cruciale del 2025, con l’esposizione di opere raccolte grazie alla collaborazione tra il Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana e la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, sulla base di un Protocollo d’Intesa siglato tra le parti. Saranno i venti Presidenti di Regione a comporre, invece, il Comitato d’Onore della Mostra, realizzando così un tavolo istituzionale senza precedenti. 

/fonte AdnKronos

By Marcello Migliosi

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