La Rinascita del Teatro Classico a Siracusa: Dall’Antichità ai Lager
La Rinascita del Teatro Classico – In un affascinante excursus storico tenutosi nella villa Reimann, Lucia Corsale ha illustrato l’evoluzione del teatro tragicomico a Siracusa, focalizzandosi su eventi significativi che spaziano dalle antiche rappresentazioni greche ai teatri improvvisati nei campi di concentramento.
La conferenza, intitolata “1.963: L’Edipo alla Latomia dei Cappuccini e la nascita del Piccolo Teatro di Siracusa”, è stata organizzata con il patrocinio del Comune e basata sulle ricerche di Francesco D’Alpa. Il punto di partenza di questa narrazione è il 1914, anno in cui il Teatro Greco di Siracusa ospitò la sua prima rappresentazione classica con l’“Agamennone” di Eschilo.
Questo evento si ispirava a una rappresentazione precedente delle Baccanti di Euripide a Fiesole nel 1912 e segnò l’inizio dell’utilizzo regolare di questo spazio storico per le rappresentazioni teatrali. La seconda edizione di queste rappresentazioni, avvenuta nel 1921, fu incentrata su “Le Coefore” di Eschilo, che provocò la critica dei Futuristi per l’uso convenzionale dell’antico teatro. Nel 1924, la visita di Mussolini a Siracusa e la sua partecipazione agli spettacoli de “I sette a Tebe” e di “Antigone” portarono alla formalizzazione dell’Istituto nazionale del Dramma Antico.
Questo istituto era stato concepito già nel 1913, grazie a un’intuizione del conte Mario Tommaso Gargallo, e si affermò come pilastro culturale per la città e per l’Italia. La conferenza ha anche toccato la tematica più toccante delle rappresentazioni teatrali organizzate nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. In particolare, è stata ricordata l’attività di Andrea Enrico D’Alpa, padre di Francesco, che, rinchiuso nel campo di Sandbostel, organizzò spettacoli teatrali per alleviare le sofferenze dei prigionieri.
Questi eventi furono una dimostrazione di come l’arte potesse fungere da conforto e resistenza anche nelle circostanze più tragiche. Nel dopoguerra, Andrea Enrico D’Alpa continuò il suo impegno nel mondo del teatro fondando il teatro Lux e, nel 1963, il Piccolo Teatro di Siracusa.
L’inaugurazione di quest’ultimo fu segnata dalla messa in scena dell’“Edipo a Colono” di Sofocle, un evento che non solo segnò il panorama culturale locale ma divenne anche una sorta di saga familiare per i D’Alpa. Questa conferenza, dunque, non solo ha reso omaggio alla ricca storia teatrale di Siracusa, ma ha anche evidenziato il potere salvifico e trasformativo del teatro, capace di superare le avversità storiche e personali, confermando il ruolo indispensabile dell’arte nella società.