LUCIA DE LUCA CANTA GRATUITAMENTE PER LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

lucia_de_luca(CSB.com3.0) SIRACUSA – E’ per le Associazioni di Volontariato che si è esibita, gratuitamente, in Piazza Santa Lucia a Siracusa. Stiamo parlando di Lucia De Luca, giovane cantante, interprete siracusana. In pieno giorno, con una maglietta rossa indosso e una scitta bianca: “Associazione socio-culturale Astrea in memoria di Stefano Biondo”, ha cantato diverse canzoni, una di questa è: “Non è l’inferno” di Emma. La giovane Lucia spesso canta, senza mai farsi pagare, per altre Associazioni di Volontario: un gesto davvero nobile e da ammirare.

Parole molto significative dato il periodo di crisi che tutti siamo “costretti” a vivere, per colpa di chi ha distrutto la nostra città, il nostro paese, la nostra Italia, la nostra natura, le nostre speranze e…la nostra vita.

Ecco una parte del testo: …

Se tu hai coscienza guidi e credi nel paese

dimmi cosa devo fare per pagarmi da mangiare,

per pagarmi dove stare, dimmi che cosa devo fare

No, questo no, non è l’inferno,

ma non comprendo com’è possibile pensare che sia più facile morire

No, non lo pretendo ma ho ancora il sogno

che tu mi ascolti e non rimangano parole…

Associazione socio-culturale Astrea in memoria di Stefano Biondo” è nata per mantenere vivo il ricordo di Stefano Biondo, il giovane disabile psichico morto a Siracusa per un caso di malasanità. Un momento importante e un punto di partenza prezioso verso una maggiore sensibilità e attenzione nei confronti di soggetti con diversi tipi di difficoltà. Scopo dell’associazione, presieduta da Rossana La Monica, Ketty Gallia, ed Eleonora Zuppardi è infatti quello di evitare che tragici epiloghi, come quello di Stefano Biondo, si ripetano. Per questo Astrea opererà sul territorio con l’intento di migliorare il progetto di vita di bambini e ragazzi affetti da disabilità mentale o da autismo. Organizzando servizi di assistenza a portatori di handicap, infanzia abbandonata e maltrattata, donne molestate e sole, aiuti ai meno abbienti quali ex-tossicodipendenti, anziani, detenuti o extracomunitari, per dare loro una possibilità d’inserimento o reinserimento socio-culturale.

By Morena Zingales

Giornalista professionista

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