Morte di Simona Cinà, indagini in corso a Termini Imerese

Procura chiarisce dinamica e smentisce fake news sulla tragedia

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese interviene ufficialmente per fare chiarezza sul decesso di Simona Cinà, avvenuto nella notte tra l’1 e il 2 agosto 2025. Dopo la vasta eco mediatica e le numerose informazioni diffuse in poco più di 48 ore dal tragico evento, l’ufficio giudiziario ha ritenuto necessario fornire alcune importanti precisazioni sulle circostanze del fatto.

Il corpo della giovane, ritrovato esanime intorno alle 4 del mattino da alcuni degli ultimi presenti alla festa, era situato in un angolo poco illuminato della piscina, distante dalla zona del bar, della consolle musicale e dai servizi igienici. Subito dopo il ritrovamento, due ragazzi si sono gettati in acqua per recuperare il corpo della ventenne e hanno tentato senza successo di praticare le manovre di rianimazione, in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

Il personale medico del 118, intervenuto tempestivamente, ha proseguito le procedure di soccorso, pur dovendo constatare il decesso alle 5.00. Sul luogo sono intervenuti anche i Carabinieri della Compagnia di Bagheria, supportati dal Nucleo Investigativo di Monreale, oltre al magistrato di turno, per i primi rilievi e i sequestri necessari al corretto svolgimento delle indagini.

La Procura ha già incaricato il medico legale per l’ispezione cadaverica esterna e disposto l’autopsia per accertare con precisione le cause della morte, sottolineando l’importanza di questi passaggi per fare piena luce sulla vicenda.

Sono state smentite alcune notizie circolate sulla stampa. In particolare, i vestiti di Simona non sono mai stati consegnati ai familiari perché sono stati posti sotto sequestro e restano a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli ulteriori accertamenti. Inoltre, è stata effettuata l’identificazione e l’audizione di tutti i presenti alla festa, che hanno collaborato pienamente con gli investigatori mettendosi a disposizione per chiarire ogni dettaglio.

La Procura ha anche rigettato categoricamente le affermazioni riguardo al presunto mancato ritrovamento di bottiglie, bicchieri o altri oggetti tipici di una festa vicino alla piscina. Al contrario, nei pressi del bancone bar sono stati sequestrati vari contenitori di bevande alcoliche e materiale riconducibile alla festa, come confermato dalle testimonianze dei partecipanti. Ogni elemento utile alle indagini è stato accuratamente raccolto e messo a disposizione degli inquirenti.

Ad oggi non emergono prove che qualcuno abbia alterato la scena del ritrovamento o abbia rimosso oggetti importanti. Tuttavia, la Procura ha dichiarato che continuerà a indagare su ogni possibile aspetto utile a ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto nelle prime ore del 2 agosto.

Infine, il comunicato esprime vicinanza e cordoglio alla famiglia di Simona Cinà, auspicando che venga rispettata la verità dei fatti e invitando a non diffondere ulteriori informazioni non verificate che potrebbero ostacolare il lavoro degli investigatori e arrecare ulteriore dolore ai cari della giovane donna.

L’attesa ora è rivolta agli esiti dell’esame autoptico, che dovrebbero chiarire definitivamente le cause della morte, permettendo di far luce su una vicenda che ha profondamente scosso la comunità locale e non solo.

By Tommaso Benedetti

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