Riduzione dei tempi nei Pronto soccorso Ast di Siracusa: primi risultati positivi
Riduzione tempi – L’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Siracusa ha registrato una riduzione significativa dei tempi di attesa e di permanenza nei Pronto soccorso degli ospedali del territorio. Questi risultati derivano da una serie di misure adottate dal direttore generale Alessandro Caltagirone a partire da una direttiva emanata lo scorso 10 aprile 2024. L’obiettivo principale delle iniziative era migliorare l’efficienza operativa e ottimizzare la gestione delle risorse, con un impatto diretto sulla qualità del servizio offerto ai pazienti.
L’analisi dei dati condotta dai Sistemi informatici aziendali, guidati da Santo Pettignano, ha mostrato una riduzione dei tempi medi di attesa tra il triage e la prima visita, nonché una diminuzione della durata di permanenza dei pazienti nelle strutture. Questo monitoraggio ha preso in considerazione il periodo da gennaio a giugno 2024, con un focus particolare sull’andamento da aprile a giugno, cioè dopo l’implementazione delle nuove direttive.
I dati rivelano che al 30 giugno 2024, i tempi medi di attesa tra il triage e la prima visita sono stati di 49,65 minuti presso il Pronto soccorso dell’Umberto I di Siracusa, 8,61 minuti a Noto, 42,47 minuti a Lentini, 24,83 minuti ad Avola e 34,21 minuti ad Augusta. Parallelamente, i tempi medi di permanenza, misurati in ore, hanno registrato un calo significativo: 5,59 ore a Siracusa e Augusta, 3,97 ore a Lentini, 2,93 ore ad Avola e 1,49 ore a Noto.
Il bed manager dell’Asp di Siracusa, Vito Fazzino, ha evidenziato come le nuove direttive abbiano avuto un impatto positivo sulla gestione del sovraffollamento e dell’efficienza operativa. Uno dei fattori chiave è stato l’aumento dei percorsi veloci (fast track), un modello organizzativo che prevede un iter rapido per specifiche branche specialistiche come ginecologia, pediatria, oculistica, ortopedia e dermatologia. Questo approccio consente, una volta completato il triage, di indirizzare i pazienti direttamente all’ambulatorio specialistico, riducendo così il carico sui Pronto soccorso e migliorando la qualità del servizio.
Un altro strumento utile introdotto recentemente è il sistema di PS tracking, che permette ai familiari di monitorare in tempo reale lo stato clinico e il percorso diagnostico del paziente attraverso un link accessibile da dispositivi mobili, previa autorizzazione per la privacy. Inoltre, sono stati installati monitor nelle sale di attesa che mostrano la situazione interna dei Pronto soccorso, in base ai codici di triage, disponibili anche sul sito web aziendale.
L’incremento del personale medico, infermieristico e di operatori sociosanitari (OSS) è stato un altro elemento determinante. Questo rafforzamento ha contribuito a migliorare la gestione dei pazienti e a ridurre i tempi di dimissione dai reparti, rendendo i posti letto disponibili già nelle prime ore del mattino.
Carlo Candiano, dirigente medico, ha sottolineato l’importanza delle nuove direttive che hanno aiutato a ridurre il numero di pazienti in attesa e migliorato le procedure di ricovero e dimissione. Ad esempio, mentre nei mesi passati si contavano fino a 45 pazienti in carico al mattino, oggi la situazione è drasticamente migliorata grazie alla pianificazione e alla gestione più efficiente dei posti letto e dei trasferimenti.
Ambra Nisi, infermiera presso uno dei Pronto soccorso, ha confermato la riduzione delle presenze nei reparti di Osservazione Breve Intensiva (OBI), attribuendo questo miglioramento alle nuove procedure di smistamento dei pazienti che permettono una gestione più rapida ed efficace. Nisi ha inoltre sottolineato come molti accessi al Pronto soccorso siano ancora impropri, ovvero per casi che potrebbero essere gestiti dal medico di famiglia o dalla guardia medica.
Il direttore generale Caltagirone ha dichiarato che, sebbene ci sia ancora molto da fare, i risultati ottenuti finora sono incoraggianti e che l’obiettivo è continuare su questa strada, monitorando costantemente i dati e adattando le strategie per garantire un servizio sempre più efficiente. Caltagirone ha anche ribadito l’importanza di migliorare ulteriormente le condizioni operative e infrastrutturali dei Pronto soccorso della provincia, puntando su interventi organizzativi e sull’incremento del personale sanitario per rendere il servizio sempre più performante.
L’Asp di Siracusa continua quindi a lavorare per migliorare la qualità del servizio nei Pronto soccorso, con un’attenzione particolare alle esigenze dei pazienti e alla riduzione dei tempi di attesa, in linea con le direttive aziendali.