Simonetta Renga attraversa Stretto di Messina per ricerca medica
Simonetta Renga attraversa Stretto – Simonetta Renga, nuotatrice perugina di 64 anni, ha attraversato lo Stretto di Messina insieme ad altre ventinove persone, partecipando a una traversata organizzata per sostenere la ricerca contro le leucemie infantili. La traversata è stata organizzata in collaborazione con la Onlus Abbracciamoli, un’associazione che raccoglie fondi destinati alla ricerca medica.
Renga, ex campionessa italiana di nuoto, ha completato il percorso di 3.300 metri in 54 minuti e 11 secondi, affrontando le forti correnti tra Scilla e Cariddi, una delle sfide più iconiche per i nuotatori. La partecipazione all’evento ha suscitato grande entusiasmo nella comunità sportiva di Perugia, dove Simonetta è conosciuta per i suoi risultati passati nel nuoto.
Simonetta Renga ha raccontato come la sua decisione di partecipare alla traversata sia stata motivata dall’importanza della causa: “Nuotare nello Stretto è sempre stata una sfida affascinante, sia per le condizioni del mare sia per il suo significato mitologico. Ho scelto di farlo per una causa che mi sta particolarmente a cuore, contribuire alla ricerca sulle leucemie infantili mi ha dato la motivazione necessaria.”
Un passato di successi
Renga ha iniziato a nuotare da giovanissima, distinguendosi come una delle migliori raniste italiane negli anni ’70. Ha detenuto numerosi primati regionali umbri e ha conquistato due secondi posti ai campionati italiani di categoria nei 200 rana. Tuttavia, a 19 anni, ha deciso di interrompere la carriera agonistica per dedicarsi agli studi. Oggi è docente di Diritto del Lavoro all’Università di Ferrara.
Dopo un lungo periodo di lontananza dalle competizioni, Simonetta ha riscoperto la passione per il nuoto, tornando in vasca negli ultimi anni e partecipando a gare Master. Per prepararsi alla traversata dello Stretto, ha seguito un intenso programma di allenamenti sotto la guida del tecnico Pierluca Maiorfi, che l’aveva allenata anche durante la sua giovinezza. “Mi sono allenata con costanza, nuotando in media tre chilometri a sessione per quattro volte a settimana, intensificando negli ultimi due mesi con cinque allenamenti settimanali, tre in mare e due in piscina.”
Un’impresa di squadra
Nonostante il nuoto sia spesso percepito come uno sport individuale, Simonetta ha sottolineato l’importanza del supporto del team che l’ha accompagnata in questa avventura. “Dietro ogni atleta c’è un team che lavora duramente. Nel mio caso, l’allenatore, la squadra della Gryphus Sporting Club di Perugia, il nutrizionista Riccardo Borgacci e il cardiologo Roberto Accardi sono stati fondamentali. È essenziale far comprendere ai giovani nuotatori quanto sia importante il lavoro di squadra.”
La traversata dello Stretto di Messina è un evento che richiede una rigorosa organizzazione. I nuotatori sono divisi in gruppi di tre, ognuno dei quali è supportato da una barca di appoggio con un bagnino e un pescatore esperto delle correnti locali. Una barca con a bordo un medico, organizzatori e cronometristi, oltre a due ambulanze (una in Calabria e una in Sicilia), garantisce la sicurezza dell’evento, sotto il monitoraggio della Capitaneria di Porto.
La quota di partecipazione all’evento è di 180 euro, somma che copre i permessi, il servizio di salvataggio, i cronometristi, il barcaiolo e le ambulanze. La raccolta fondi è stata un successo, contribuendo in modo significativo alla causa della Onlus Abbracciamoli.
Le parole del tecnico
Il tecnico Pierluca Maiorfi ha espresso la sua soddisfazione per il risultato ottenuto da Simonetta: “Conosco Simonetta da quando era ragazzina e ho sempre apprezzato la sua determinazione e il suo carattere. Nonostante i 46 anni di lontananza dal nuoto, non è stato difficile riportarla a ottimi livelli. Sono sicuro che questa impresa non sarà l’ultima.”
La traversata dello Stretto di Messina è stata per Simonetta Renga non solo un traguardo sportivo ma anche un’occasione per sostenere una causa importante, dimostrando che l’impegno per il bene comune può fare la differenza.