SIRACUSA, NON SI PAGHERÀ L’IMU SULLA PRIMA CASA

A Siracusa non sarà pagata l’imposta comunale unica sull’abitazione principale. È quanto ha deciso stasera il consiglio comunale votando le aliquote Imu per il 2013: 4 per mille sulla prima casa, 10,6 (come lo scorso anno) sulla seconda e al 2 per mille sui fabbricati rurali ad uso strumentale. Si tratta del secondo provvedimento sull’imposta, dopo l’approvazione del regolamento arrivata ieri sera. La delibera sulle aliquote è passata con il voto contrario dei sei esponenti dell’opposizione presenti, esito confermato subito dopo quando l’aula è stata chiamata a pronunciarsi sull’immediata esecutività dell’atto.

Il voto modifica la proposta iniziale della Giunta, che fissava l’Imu sull’abitazione principale al 6 per mille. La riduzione è arrivata con un emendamento presentato dalla stessa maggioranza, che la Giunta ha condiviso e che aveva come primo firmatario Alfredo Foti. La svolta è stata imposta dalla legge di stabilità votata due sere fa al Senato che, confermando l’annullamento della seconda rata dell’imposta sulla prima casa, fissava un rimborso ai comuni nella misura minima del 4 per mille. L’emendamento ha raccolto anche il consenso di alcuni esponenti dell’opposizione riportando 22 sì, 2 no e un’astensione. La conseguenza, come annunciato da Foti presentando la proposta di modifica, è che a Siracusa non si pagherà l’imposta perché eventuali scostamenti, rispetto al rimborso statale, saranno assorbiti dal fondo comunale di ripartizione.

L’intervento introduttivo al dibattito è stato dell’assessore al Bilancio e Tributi, Santi Pane, che ha confermato la decisione dell’Amministrazione, come annunciato ieri sera dal sindaco Garozzo durante un intervento in aula, di non gravare il carico fiscale facendo pagare l’Imu ai contribuenti. L’ipotesi iniziale di fissare l’aliquota sulla prima casa del 6 per mille era finalizzata, ha spiegato l’assessore, voleva solo gravare sulle case di lusso e a raccogliere quanto più possibile nei trasferimenti dallo Stato in caso abolizione del balzello sulla prima casa. L’assessore Pane ha concluso ricordando che la Giunta in questa fase si trova a gestire una situazione ereditata dal passato e dicendosi favorevole a qualsiasi emendamento finalizzato ad abbassare l’aliquota del 6 per mille.

Critiche sono arrivate dagli interventi dell’opposizione, a cominciare da Salvo Sorbello che ha accusato la Giunta di avere accresciuto il carico fiscale sui siracusani e si è detto preoccupato per ciò che potrà accadere in futuro. Cetty Vinci ha detto di preferire interventi sul fronte della riduzione della spesa e non su quello dell’incremento del prelievo tribuitario; Massimo Milazzo ha parlato di politiche di bilancio “a zig-zag” da parte dell’assessore e della Giunta.

Favorevoli alla relazione introduttiva sono stati Tanino Firenze, Fortunato Minimo ed Antonio Grasso che hanno tenuto a puntualizzare come i siracusani non pagheranno l’Imu sulla prima casa. In conclusione del dibattito, prima del voto finale, ha preso la parola Alfredo Foti per illustrare l’emendamento.

Il presidente del consiglio comunale, Leone Sullo, ha manifestato apprezzamento per il contento della delibera e per l’andamento del dibattito in aula. “È importante – ha detto – che l’assemblea alla fine abbia esitato una provvedimento che non impone alcun ulteriore prelievo fiscale in un momento difficile per i bilanci delle famiglie. Un risultato che non era scontato, viste le recenti decisioni e le incertezze sull’Imu del governo nazionale. Sulla necessità di una riduzione dell’aliquota tutta l’aula è stata d’accordo; i no all’emendamento sono stati su questioni di politica generale e non sul merito della proposta. Rispetto all’andamento dei lavori e ai rapporti tra maggioranza e opposizione – ha concluso il presidente Sullo – registro favorevolmente un atteggiamento distensivo e dichiarazioni volte a privilegiare la soluzione dei problemi concreti rispetto alla polemica politica”.