Crisi Idrica in Sicilia: Scarse Riserve e Record Negativi

l'associazione Anbi segnala una grave carenza d'acqua negli invasi dell'isola, peggiorando i dati del 2017.

Crisi Idrica in Sicilia: Scarse Riserve e Record Negativi

Crisi Idrica in Sicilia: Scarse Riserve e Record Negativi

Crisi Idrica in Sicilia – L’associazione dei consorzi di bacino, Anbi, ha rivelato una situazione allarmante riguardo le risorse idriche in Sicilia, descrivendo le condizioni attuali come “drammatiche”. La carenza di acqua negli invasi dell’isola ha raggiunto livelli senza precedenti, superando persino il record negativo stabilito nel 2017. I dati forniti dall’Anbi indicano una mancanza di circa 670 milioni di metri cubi d’acqua, equivalenti a una riduzione del 68% rispetto alla capacità totale.

Nel corso dell’ultimo mese, nonostante una leggera ripresa, con un aumento di poco più di 13 milioni di metri cubi, la situazione rimane critica. Questo deficit si traduce in un vuoto idrico di 145 milioni di metri cubi oltre il precedente record di scarsità, rilevato durante l’anno siccitoso del 2017.

Il Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano ha fornito ulteriori dettagli sulla situazione, sottolineando un deficit pluviometrico medio di circa 300 millimetri accumulato dalla regione da settembre 2023. In particolare, la provincia di Catania ha subito le maggiori carenze, con punte fino a 350 millimetri. Questo indica che l’apporto d’acqua durante i mesi tradizionalmente più piovosi, da settembre ad aprile, è stato quasi dimezzato rispetto alla media storica di 620 millimetri.

Il mese di marzo ha accentuato ulteriormente la siccità, specialmente nelle province centrali e sud-orientali dell’isola, tra cui Catania, Siracusa, Enna e Caltanissetta. In queste aree, le precipitazioni sono state del 70% al 90% inferiori alle norme stagionali, aggravando la situazione di emergenza idrica.

Anbi ha inoltre segnalato che alcuni bacini cruciali per l’approvvigionamento idrico, come Disueri, Comunelli e Cimia nella provincia di Caltanissetta, sono quasi vuoti, con volumi trattenuti inferiori al milione di metri cubi. Questa drastica riduzione delle riserve idriche sta mettendo a dura prova l’ecosistema, l’agricoltura e il fabbisogno quotidiano delle comunità locali, richiamando l’attenzione sul bisogno urgente di soluzioni sostenibili per affrontare la crisi.