: Il Santuario della Madonna delle Lacrime: Un’icona del XX secolo

Iniziative culturali celebrano il 70° anniversario della sua fondazione

Il Santuario della Madonna delle Lacrime: Un’icona del XX secolo

Il ciclo di iniziative “Il Segno del secolo. Il Santuario della Madonna delle Lacrime tra storia, fede e architettura” è stato presentato presso la Sala Baranzini del Centro Convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. L’evento è stato organizzato dalla Struttura Didattica Speciale in Architettura e Patrimonio Culturale dell’Università di Catania a Siracusa e dalla Società Siracusana di Storia Patria, con il sostegno del Rettore del Santuario, don Aurelio Russo, e la benedizione dell’Arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto.

La scelta della data per la presentazione coincide con il 70° anniversario della posa della prima pietra del Santuario, avvenuta il 9 maggio 1954 per mano del cardinale Ruffini, arcivescovo di Palermo. Gli organizzatori sottolineano l’importanza del Santuario come opera architettonica e luogo di fede, celebrando il miracolo delle Lacrime della Madonna, uno dei più documentati al mondo.

Il ciclo di iniziative, come scrive oggi Libertà Sicilia, si propone di esplorare diversi aspetti legati alla storia e all’architettura del Santuario. Particolare attenzione viene data allo studio del concorso di progettazione del Santuario, condotto dall’arch. Federico Fazio, e al dibattito che ne è seguito sulla stampa nazionale e locale e sulle riviste di architettura internazionali.

Numerosi studiosi, tra cui il prof. Salvatore Adorno, la prof.ssa Paola Barbera e il prof. Vito Martelliano, saranno coinvolti nelle attività di ricerca. Il ciclo di iniziative prevede mostre, convegni e iniziative per coinvolgere la comunità di Siracusa e celebrare il 70° anniversario del Santuario.

Secondo il prof. Salvatore Santuccio, presidente della Società Siracusana di Storia Patria, il Santuario della Madonna delle Lacrime rappresenta un’icona non solo della storia contemporanea di Siracusa, ma di tutta la Sicilia. L’interesse per il Santuario abbraccia diversi ambiti, dalla dimensione religiosa a quella architettonica, archeologica, antropologica e sociale.