Scuola via dei Gigli, Patrizia Casella: “Se non ci danno quello che chiediamo, agiremo con forme di protesta”

Edificio costruito solo pochi anni fa. Piove alla scuola dell’infanzia Carlo Alberto Dalla Chiesa, in via Gigli, a Cassibile. E’ assurdo ma è così. Una gravità inaudita che non è degenerata solo perché piove da qualche giorno. “Lì – dice una mamma – l’acqua si presenta tutte le volte che piove e se il maltempo ci accompagna nel fine settimana, il lunedì mattina il corridoio che dà accesso alle aule si trasforma in un fiume d’acqua”.

Le condizioni delle altre scuole non sono certo migliori. Nel plesso di via della Madonna sono stati stanziati circa 83 mila euro per manutenzioni. Nella scuola di via Nazionale si evidenzia l’insufficienza dell’impianto di riscaldamento, ma il plesso di via dei Gigli è il più critico.

Dagli oblò posizionati sul tetto, in corrispondenza del corridoio centrale, probabilmente a causa di una cattiva coibentazione, penetra un’abbondante quantità di acqua piovana, che provoca seri inconvenienti anche per lo svolgimento delle normali attività didattiche.

Il problema, quindi, non è recente, diciamo che piuttosto vecchio e nulla si è ottenuto da quando è stata fatta la prima segnalazione alle amministrazioni competenti.

E’ arrabbiata di brutto la vicepresidente del consiglio di quartiere, Patrizia Casella che, insieme ai suoi colleghi in consiglio a gennaio scorso, hanno preteso il certificato di agibilità e l’adeguamento alle norme antincendio di tutti plessi di Cassibile.

Il problema è stato più volte sollecitato dalla vicepresidente al fine di costringere l’amministrazione centrale delle scuole ad intervenire nella ristrutturazione e nella messa in sicurezza degli immobili scolastici.

“Siamo stanchi delle continue prese in giro dell’amministrazione centrale sulle scuole. Nell’ultima delibera abbiamo detto basta. Non vogliamo coprire un’amministrazione inadempiente a discapito e pericolo dei nostri bambini”, ha tuonato Casella.

“Se non inviano ciò che abbiamo chiesto e se non danno una risposta alle nostre richieste – conclude la vicepresidente – agiremo con forme di protesta. Io sarò la prima e sono sicura che con me ci saranno anche gli altri consiglieri”.

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