Il consiglio comunale ha incardinato stamattina il dibattito sul bilancio di previsione 2013, che dovrebbe essere approvato definitivamente a ridosso della pausa natalizia. L’assise, con un voto unanime, ha tracciato infatti il percorso dei prossimi giorni: c’è tempo fino alle 12 di sabato prossimo (7 dicembre) per presentare gli emendamenti; poi dieci giorni di tempo per raccogliere i pareri, per cui si tornerà in aula il 17 dicembre, alle9,30, per la discussione sulle proposte di modifica e il voto finale. La relazione sul provvedimento, che porta la firma dell’assessore Santi Pane, è stata fatta dal sindaco, Giancarlo Garozzo. Il bilancio di previsione ammonta a poco meno di 204 milioni 883 mila 447 euro in entrata e altrettanti in uscita. Di questi ultimi, 132,2 milioni sono spese correnti e 24 milioni sono quelle per investimenti, la maggior parte dei quali sono approvate con il piano triennale delle opere pubbliche.
Altri saldi di spesa sono i 30 milioni per rimborso prestiti e i 18,4 milioni di uscite per conto terzi. Sul piano delle entrate: 73,2 sono da tributi locali; 50,6 da contributi nazionale e regionali; 14,1 sono extratributarie; 13,7 derivano da alienazioni, trasferimenti di capitale e crediti; 32,8 arrivano da prestiti; 18,4 discendono da servizi per conto terzi. Si tratta di un bilancio, ha spiegato il sindaco Garozzo, che concede pochissimi margini di manovra essendo stato impegnato praticamente per 11 dodicesimi.
Ciò a causa dei ritardi con i quali il governo nazionale e il parlamento, impegnati nel risanamento dei conti, hanno esitato alcune decisioni che riguardano la finanza locale e che hanno reso impossibile la definizione di una previsione delle entrate e, quindi, anche degli impegni di spesa. Il 20 per cento circa del bilancio comunale è composto da trasferimenti dallo Stato e dalla Regione; fino al 2006 i contributi da Roma e Palermo pesavano per circa il 50 per cento.
Nel 2013 l’Amministrazione ha dovuto fare i conti con un ulteriore taglio dei trasferimenti nazionali per 6 milioni 400 mila euro, mentre quelli regionali sono rimasti pressoché immutati. La novità di quest’anno è rappresentata dalla creazioni di fondi di accantonamento per iniziare a risolvere alcune criticità segnalate nei mesi scorsi dalla Corte dei conti e dai revisori. I fondi sono tre: uno per fronteggiare la massa di residui attivi (cioè crediti difficilmente esigibili) dove sono stati postati 8,5 milioni di euro; un altro fondo è di 2,6 milioni ed è destinato ai debiti fuori bilancio; nel terzo, dello stesso importo, sono stati accantonati soldi in caso di perdite frutto di contenziosi. In quest’ultimo sono inseriti anche 100 mila euro per l’eventuale risarcimento dovuto allo spostamento a Marina di Melilli dei cassoni realizzati per i lavori al Porto grande. Infine, sono stati prevvisti 180 mila euro per aiutare i giovani che hanno deciso di avviare un’attività economica. “Questo bilancio – ha commentato il sindaco Garozzo – per la prima volta negli ultimi due anni ha ottenuto il parere favorevole dei revisori. Il nostro lavoro è stato di mettere in equilibrio i conti rispetto agli impegni già presi per l’anno in corso, ormai giunto alla fine, e di approntare un documento che fosse il più aderente alla realtà, che non fosse più cioè un libro dei sogni, eliminando tutte quelle previsioni di spesa per investimenti che non possono essere realizzati. È un documento finanziario – ha rivendicato il sindaco – ricco di novità.
Oltre ai fondi di accantonamento, è stato allegato uno specchietto in cui sono indicati gli interventi per la spending review, così che possa essere chiaro come intendiamo razionalizzare la spesa”. Il sindaco Garozzo ha poi evidenziato due aspetti, cioè che la spesa sociale è cresciuta di quasi 4 milioni di euro, da 20 a 24 e che l’aliquota Imu sulla prima casa era già prevista dalla Giunta al 4 per mille. “Non vogliamo gravare sulle famiglie – ha spiegato il sindaco – e per questo nei regolamenti sui tributi sono stati inseriti ampie fasce di esenzione e il comodato d’uso sulle seconde case ai fini dell’Imu. Il nostro obiettivo è di far pagare chi ha più possibilità e di sostenere chi si trova in difficoltà”.
Il dibattito è stato aperto da Cetty Vinci, che ha sollevato dubbi sui mutui per acquisto di immobili che il Comune intende contrarre e sulle modalità con le quali sono stati riportati i piani finanziari collegati. Roberto Di Mauro, ex assessore al Bilancio, ha rivendicato quanto fatto in passato, a cominciare dalla stabilizzazione di oltre 200 precari comunali, e ha sottolineato i vantaggi di cui gode l’attuale Amministrazione con l’allentamento del patto di stabilità. Per Giuseppe Assenza, la Giunta si trova avvantaggiata quest’anno per le entrare provenienti dalla Tares; poi ha messo in guardia sulla decisione di togliere dalle previsioni alcuni investimenti, che potrebbe comportare l’impossibilità di partecipare ai bandi europei con danno per il Comune. Quindi Assenza ha chiesto chiarimenti su una lettera di diffida presentata sul caso Open Land e che potrebbe avere riflessi sul bilancio di previsione a causa delle azioni di risarcimento. Tanino Firenze e Francesco Pappalardo hanno condiviso l’intervento del sindaco, affermando però di aspettare le scelte che si faranno per il 2014, che deve essere l’anno della svolta.
Fabio Rodante si è detto perplesso sulla capacità dell’Amministrazione di riscuotere i tributi nella misura in cui sono stati scritti a Bilancio e ha sollevato il problema dell’alta spesa per le utenze. Poi ha sollecitato la Giunta a procedere con gli appalti sui servizi, a partire da quello per l’igiene urbana. Soddisfazione per il “difficile” lavoro svolto dall’assessore al Bilancio, Santi Pane, nel far quadrare i conti e stata manifestata da Elio Di Lorenzo, e Fortunato Minimo, dopo avere ricordato il taglio di 6,4 milioni imposto dallo Stato, ha ricordato l’urgenza di far partire i servizi scolastici alla ripresa dopo la pausa natalizia. Carmen Castelluccio ha chiesto all’Amministrazione più impegno per gli asili nido e per i minori abbandonati. Il tema del disagio è stato affrontato anche da Alberto Palestro, che si è detto felice per l’incremento di 4 milioni della spesa sociale, e ha invitato a fare di più sul fronte del lavoro; per il futuro, ha aggiunto, ci si attende più coraggio negli investimenti. Infine, Antonio Grasso, ha chiesto un maggiore sforzo nella revisione delle spesa. Nella replica, il sindaco Garozzo ha annunciato l’apertura di 20 cantieri entro giugno prossimo, tra cui quello per la riqualificazione delle banchine del Porto grande, e a risposto sulla vicenda Open Land. La lettera di diffida esiste, ha detto, ma non è indicato l’ammontare del risarcimento, che “non è stato ancora quantificato e non è ancora detto che sia dovuto”.
Si tratta di una vicenda aperta, ha concluso il sindaco, perché riguarda un’opera che va valutata anche rispetto ai vincoli posti dalla soprintendenza ai Beni culturali e ambientali. Il dibattito è stato chiuso dall’assessore Pane, che ha criticato le scelte del governo nazionale quando riversa sui comuni il risanamento del conti pubblici. Pane, rispondendo alla consigliera Vinci, ha rivendicato come corretta la scelta accendere mutui per acquistare immobili da destinare ad uffici, abbattendo contestualmente la spesa per gli affitti; infine, ha annunciato per il 2014 decisioni ancora più stringenti nei tagli alla spesa, per esempio sulle utenze, e ha invitato chi svolge ruoli di vertice a essere più oculato.