Sispi Palermo è ancora stato di agitazione, i lavoratori reagiscono

Sispi Palermo è ancora stato di agitazione, i lavoratori reagiscono

Sispi – La società Sispi, responsabile dei sistemi informatici e telematici del Comune di Palermo, è nuovamente al centro di un rinnovato stato di agitazione. Questa mattina, i lavoratori della società si sono riuniti in assemblea e hanno votato per riattivare il blocco dello straordinario e della reperibilità.

La decisione di mobilitarsi è stata scatenata dall’ultimo annuncio dell’azienda, reso noto durante un incontro con i rappresentanti dei sindacati Fiom e Fim. I vertici aziendali hanno deciso di implementare quanto previsto dal Comune riguardo alla decurtazione del salario dei lavoratori, come stabilito dal piano di riequilibrio.

Questo regime, a cui sono sottoposte le società partecipate, prevede tagli del 5% per 6 anni, intaccando il contratto integrativo vigente. In particolare, è già stato ricalcolato il premio di risultato. Quest’anno, la differenza in media è di 1.130 euro per il livello B2, con variazioni per i livelli più alti o più bassi. L’azienda ha già annunciato che seguiranno tagli ai buoni pasto e all’indennità di reperibilità.

Francesco Foti, segretario generale della Fiom Palermo e Sicilia, e Antonio Nobile, segretario generale della Fim Cisl Palermo Trapani, insieme alle Rsu Fiom, Antonio Flaccomio, e Fim, Giuseppe Di Giorgi e Giuseppe Militello, hanno riferito di una riunione molto dura e aspra con la presidente Sispi, Giovanna Gaballo, e con il vice presidente, Salvatore Seminara.

Hanno ribadito che la Sispi è un’azienda virtuosa, senza debiti, che produce servizi e un fatturato solido, svolgendo un’attività d’eccellenza per innovare i processi della pubblica amministrazione. I lavoratori hanno espresso ancora una volta il loro biasimo per l’irresponsabilità della politica che ha votato in Consiglio comunale, tranne poche eccezioni, la delibera che decurta il salario ai metalmeccanici.

Oltre al blocco dello straordinario e della reperibilità, i lavoratori stanno valutando azioni legali e sindacali da intraprendere. “E’ stata una riunione molto dura e aspra”, concludono i rappresentanti sindacali.

By Marcello Migliosi

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