Sos Mediterranee petizione per cambio politica soccorso in mare

Chiede Impegno da Parte dei Candidati alle Elezioni Europee

Sos Mediterranee petizione per cambio politica soccorso in mare

Sos Mediterranee Italia, rappresentata dalla direttrice generale Valeria Taurino, ha annunciato l’avvio di una petizione volta a modificare la rotta della politica di soccorso in mare. La petizione, accessibile sul sito dell’organizzazione, è presentata come una risposta alle sfide e alle restrizioni incontrate nel corso dell’ultimo anno.

Valeria Taurino, direttrice generale di Sos Mediterranee Italia, annuncia una petizione che mira a modificare la politica dei soccorsi in mare, sfidando le restrizioni imposte e cercando un impegno da parte dei candidati alle elezioni europee

La direttrice generale, a bordo della nave Ocean Viking ormeggiata a Siracusa, sottolinea che le imminenti elezioni del Parlamento europeo rappresentano un momento chiave per portare cambiamenti significativi. Taurino critica la normativa italiana, evidenziando i 16 fermi amministrativi comminati alle navi delle ONG per presunte violazioni del decreto Piantedosi. Questa norma, secondo l’organizzazione, mina il diritto marittimo internazionale.

Taurino denuncia l’ostacolamento e la criminalizzazione del soccorso in mare, specialmente dopo le azioni delle autorità libiche. Riferisce che i fermi alle navi delle ONG, inclusa la loro nave, sono spesso basati su false informazioni fornite dalla Guardia costiera libica. Quest’ultima, afferma Taurino, intercetta illegalmente i migranti e li respinge con la forza verso la Libia, porto considerato non sicuro dalle Nazioni Unite, dal Consiglio d’Europa e recentemente anche dalla Corte di Cassazione.

Sos Mediterranee Italia chiede un impegno da parte dei candidati alle elezioni europee. La petizione mira a fermare le misure ostacolanti al soccorso in mare, promuovere il rispetto del diritto marittimo internazionale e porre fine a accordi con Stati terzi come Libia, Tunisia e Albania. Chiede inoltre che i fondi europei destinati ai controlli di polizia delle frontiere siano utilizzati per rafforzare il soccorso in mare. L’organizzazione si impegna a consegnare la petizione ai leader europei e ai candidati al Parlamento europeo, cercando un impegno per una politica più umana nei confronti dei migranti in difficoltà.