Cassibile, comune sospende alcuni servizi a Igm, Galati è Meravigliato

(cassibile.com) CASSIBILE – I Siracusani, cassibilesi compresi, ogni anno pagano oltre un milione di euro per dei servizi che vengono fatti saltuariamente in città.  Si tratta, in particolare, del servizio di espurgo dei pozzi neri, del lavaggio dei cassonetti e del canone per la differenziata di Cassibile. Il Comune ha deciso così di sospendere i pagamenti all’IGM, la ditta che si occupa del servizio di igiene urbana, per alcune attività operative e i servizi correlati. “Tutto questo – spiega in una nota il Sindaco Garozzo – al fine di cominciare ad abbassare i costi della TARES. L’Igm, di conseguenza, fa sapere di essersi trovata costretta a gestire un’eccedenza di personale a fronte di minori entrate rispetto a quelle preventivate, quindi, 28 lavoratori oggi si sono ritrovati con una convocazione improvvisa e una pessima notizia: cassa integrazione.

Giuseppe Galati, consigliere del quartiere di Cassibile, da una parte è dispiaciuto per questi 28 operai, ma dall’altra è meravigliato  e si domanda: “I cassibilesi, in tutti questi anni spiega Galati – hanno pagato il servizio di lavaggio dei cassonetti, mai stato effettuato a Cassibile, solo rare volte a Siracusa, e hanno continuato a pagarlo nella tassa della spazzatura (l’allora Tarsu), anche quando a Cassibile è entrata in vigore la raccolta differenziata. Dopo che il Comune ha sospeso i pagamenti di questo servizio mai fatto – continua il consigliere – che cosa succederà?

Quante lotte fatte in passato per fare abbassare la Tarsu ora Tares ai cassibilesi che fanno la raccolta differenziata? Il consiglio di quartiere aveva chiesto la riduzione del 30%, ma questa è stata rifiutata perché andava ad influire troppo sul bilancio del comune, in cambio è stato accettato l’emendamento del consigliere comunale, Giuseppe Casella, che prevede la riduzione del 3%. Spero – conclude Galati – che qualcosa possa cambiare e che i cassibilesi possano davvero pagare di meno, rispetto a tutti gli altri cittadini che non fanno la raccolta differenziata. Fino ad ora hanno pagato in più, per dei servizi mai effettuati o che non c’entravano con il porta a porta”.

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