NON C’È LIMITE ALL’INCIVILTÀ UMANA…

sacchi_piazzadi Morena Zingales
(CSB.com3.0) CASSIBILE – Non ci sono dubbi: siamo incivili, non rispettiamo l’ambiente, il nostro Cassibile e, quindi, non rispettiamo noi stessi, la nostra persona e la nostra salute!
Questo fuori però, ma dentro le nostre case e nei nostri corridoi, non è così. Le nostre abitazioni brillano come diamanti e facciamo di tutto per renderle pulite giornalmente da polvere, dall’immondizia che produciamo e da qualsiasi cosa che le sporchi.
All’esterno del nostro nido familiare c’è però un Cassibile che sembra una discarica a cielo aperto, soprattutto la domenica mattina e, comunque, a partire dall’orario di chiusura dei locali del sabato sera.
Piazza don Antonio Saitta, ogni fine settimana è piena di immondizia, di sacchi condominiali neri, sparsi a terra, già rotti di primo mattino da gatti e da cani che cercano cibo. I sacchi vengono abbandonati lì, dalla sera prima, dai titolari dei pub, birrerie, pizzerie adiacenti la piazza.
Non è una bella visione alzarsi al mattino e vedere tutto quello squallore, in un posto che dovrebbe essere definito sacro, sia perché c’è la chiesa e poi perché è un punto di incontro di tutti, in quando rappresenta il centro di Cassibile.


Immagini di Giancarlo Bello

Ma non è solo questo: i cittadini che il sabato sera consumano nei locali, non hanno cura di lasciare i residui di ciò che mangiano e bevono all’interno degli appositi contenitori di raccolta, se ne infischiano lasciando il tutto dove capita prima: sopra una panchina, su un marciapiede, dentro le aiuole e chi più ne ha, più ne metta. Questo non è una bella cosa, in quanto si dà a Cassibile l’immagine di un paese poco pulito.
Basterebbe poco e se ognuno di noi, nel suo piccolo, avesse cura del proprio paese, così come l’abbiamo per le nostre abitazioni, non ci sarebbe in giro per Cassibile una brutta visione. Così come piazza Don Antonio Saitta è anche Piazza Marchesi Loffredo di Cassibile, Piazzetta di Padre Pio, Piazza delle Calle e ogni posto dove c’è un bar e un ristorante vicino.

Guarda le foto: by Giancarlo Bello

By Morena Zingales

Giornalista professionista

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