CASSIBILE TARES, RIDUZIONE DEL 3 PER CENTO, PASSA EMENDAMENTO DI GIUSEPPE CASELLA

(cassibile.com) CASSIBILE – Il consiglio comunale ha approvato, alle 4 di stamane, il regolamento sulla Tares. Diciotto i voti favorevoli e 5 i contrari al termine di una maratona durata 12 ore, dieci delle quali necessarie a dibattere sui 150 emendamenti presentati, nella stragrande maggioranza (spiccano i 79 a firma di Salvo Sorbello e i 29 di Salvatore Castagnino) dall’opposizione. Con lo stesso risultato, l’assise ha votato anche l’immediata esecutività del provvedimento, passaggio necessario affinché la Giunta possa affrontare la discussione sul bilancio di previsione 2013, che arriverà in aula durante la prossima settimana, probabilmente giovedì.

Al termine della discussione si contano 43 emendamenti approvati, molti dei quali rivolti ad ampliare le previsione delle esenzioni o delle riduzioni del tributo. Superato lo scoglio delle modifiche proposte dalla commissione Bilancio il Consiglio ha deciso a maggioranza (19 sì, 3 astensioni e 1 no) di votare in blocco gli emendamenti della commissione Regolamento che avevano avuto parere tecnico favorevole. Sono così passati, con un solo appello, 6 modifiche che hanno ampliato accresciuto le riduzione della Tares. Sono stati previsti sconti del 20 per cento per le famiglie con minori in affido; del 10 per cento per le aziende che hanno denunciato il racket; del 20 per cento per le donne vittime di violenza di genere e che siano state o siano ospiti di case-rifugio. Inoltre, la riduzione del 30 per cento già introdotta per chi risiede all’estero per più di sei mesi è stata estesa a chi vive per lo stesso periodo in un altro comune italiano. Inoltre, è stato previsto che la condizione di non utilizzo di un immobile deve essere attestata dagli uffici comunali.

Altro esonero riguarderà gli “archivi, i locali tecnici e a servizio”, ciò per effetto di un emendamento di Fabio Rodante.

Su proposta di Salvatore Castagnino, è stata introdotta il principio per il quale alle scuole paritarie l’entità della Tares viene calcolata alla stessa maniera delle Statali. Lo stesso consigliere di opposizione ha avuto approvati, poi, altri 2 emendamenti: uno di carattere tecnico, che modifica l’articolo sulla riduzione del 20 per cento applicata in caso di imprevista interruzione del servizio di raccolta rifiuti; l’altro, più sostanziale, che prevede un abbattimento del 30 per cento del tributo alla attività di Banco alimentare.

Due gli emendamenti passati su proposta di Cetty Vinci: uno inserisce, tra i soggetti che godono delle agevolazioni, anche i produttori agricoli in pensione proprietari per i depositi con utenze inferiori a 3 chilowatt; l’altro introduce un sistema di sgravio per i proprietari degli immobili che aderiranno alla raccolta differenziata secondo un sistema di pesatura dei rifiuti. La riduzione sarà percentualmente uguale al risparmio realizzato dal Comune.

Su proposta di Salvo Sorbello, è stata portata da 150 a 160 centimetri l’altezza minima delle superfici coperte per le quali è possibile chiedere il pagamento del tributo; è stato poi previsto che i titolari di locali in cui si producono rifiuti speciali assimilati agli urbani non sono tenuti a produrre documentazione della quale l’Amministrazione è già in possesso; sono esentati dal tributo i locali o aree utilizzate per l’esercizio dei culti ammessi dallo Stato, con esclusione dei locali ammessi ad abitazione o a usi diversi dal culto; sono stati esentati anche i locali detenuti dal Comune a qualunque titolo e adibiti a uso istituzionale; l’esenzione della tassa, una volta dimostrato il diritto a goderne, scatta dal giorno successivo alla presentazione della domanda, il diritto all’esenzione si perde dal giorno successivo a quello in cui vengono meno le condizioni. Ed ancora: i ricorsi in materia di Tares vanno presentati alla commissione tributaria competente; sono escluse le abitazioni prive di mobili e di contratti di utenza; nei distributori di carburante, sono esentate le aree non utilizzate, quelle adibite a lavaggio e solo al transito dei veicoli in entrata e uscita; le agevolazioni e le riduzioni ottenute per la tassa sui rifiuti del 2012, e ancora valide, sono estese anche alla Tares; si applica una riduzione del 15 per cento sulla parte fissa e del 15 per cento su quella variabile agli immobili occupati da famiglie con persone con invalidità del 100 per cento. Previsto pure che il regolamento è adottato in conformità allo statuto dei contribuente; che all’elenco dei locali esclusi dal tributo, perché pagano già lo smaltimento di rifiuti speciali, vengano inseriti pure gli studi dentistici e le attività di gommista.

Sempre su iniziativa di Sorbello, è stata accolta, ma con riserva, la proposta di far pagare la quota dello 0,30 destinata allo Stato nel conguaglio del 24 febbraio e non nella rata del 16 gennaio. L’accoglimento è subordinato ad un approfondimento della norma.

Massimo Milazzo ha ottenuto il via libera a quattro proposte: l’applicazione della prescrizione, al superamento dei 5 anni dalla data del pagamento, alle somme versate e non dovute; l’inserimento degli studi veterinari tra i locali esentati perché pagano lo smaltimento dei rifiuti speciali; la previsione per la quale basta risiedere almeno 6 mesi fuori dalla Sicilia per ottenere una riduzione del 30 per cento del tributo; la fissazione dell’altezza minima di 1,6 metri, e non di 1,5, degli immobili sottoposti alla tassa.

Alfredo Foti e Alessandro Acquaviva hanno firmato l’emendamento che fa rientrare nella zone sottoposte alla Tares gli immobili situati sulle strade “di uso pubblico”, e non solo pubbliche, e all’interno dei 1.000 metri dal più vicino centro di raccolta dei rifiuti.

L’ultimo emendamento, a firma di Giuseppe Casella, è mirato su Cassibile. Sarà applicato un abbattimento del 3 per cento della Tares perché nella frazione già si effettua la raccolta differenziata porta a porta. Il Presidente della Circoscrizione di Cassibile, Paolo Romano, al tal proposito spiega: “Accolta parzialmente la proposta del consiglio di riduzione della Tares. Dal 30 al 3%. Peccato. Ha detto Paolo Romano. Il Consiglio Comunale non ha avuto il coraggio giusto, ma comunque si tratta in un segnale positivo che va verso la direzione di un fisco equo e diversificato, per la costituzione delle aree censuari fiscali da noi richieste, al fine di pervenire ad una autonoma fiscale decentrata”.
Interviene la Vicepresidente Casella spiegando che andata diversamente: “Il consiglio di quartiere aveva proposto sì la riduzione del 30 per cento, ma quest’ultima non è stata affatto considerata perché andata ad influire troppo sul bilancio del comune. Era stata proposta dal sindaco – spiega ancora Casella – la formula del 10 per cento che però è stata anch’essa rifiutata. L’emendamento del 3 per cento a firma del consigliere Giuseppe Casella, quello è stato accettato, questo è un segnale positivo – conclude la Vicepresidente – in quanto può usufruirne tutta la cittadinanza e non solo una piccola parte”.

Infine, sotto forma di raccomandazione e non di emendamento, è passata la proposta di far pagare la Tares nella misura massima dell’80 per cento nella zone in cui si accerta che il servizio di raccolta rifiuti avviene in violazione del contratto. L’articolo in questione è il 19, il cui titolo, così, diventa “Disservizi parziali” e non mancato svolgimento del servizio.

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